di Fabio Muzzi
Il sottopassaggio delle Condotte (di via Allende Gossens) che collega la zona di via Piave al centro di Foligno costituisce uno dei punti più delicati per la circolazione stradale, in auto o meno. I rischi cambiano a seconda che ci siano condizioni metereologiche di bel tempo o di nubifragio. In caso di una forte piovuta, infatti, c’è da sperare di non trovarsi con l’auto ad attraversare il sottopasso. L’assenza di un’adeguata rete da cui defluisca l’acqua piovana, ha reso necessario anche la scorsa settimana, in occasione del primo temporale dopo la torrida estate, l’intervento dei vigli urbani, i quali, con un loro mezzo, si sono appostati all’ingresso della strada, bloccandone l’accesso alle auto. Se per chi è alla guida della macchina il rischio è quello di rimanere bloccato a causa dell’alto livello dell’acqua, ben più rischiosa è la situazione per tutti quei cittadini che, specie in condizioni di bel tempo, si trovano a percorrere la pista ciclabile parallela alla corsia per le auto. Per chi viene dalla zona di via Piave e si trova a percorrere la pista in bicicletta, il problema principale si manifesta all’imbocco della strada; quando la discesa inizia ad acquistare velocità, il ciclista si trova a dover affrontare una curva completamente alla cieca sperando di non incappare in un gruppo di persone che procede in direzione opposta, che sarebbe decisamente difficoltoso evitare. Viceversa, per chi percorre la salita, si pone lo stesso problema anche se in misura contraria: sperare che non arrivino ciclisti di gran carriera – utilizzando del resto il mezzo con lo scopo per cui è nato. Per risolvere il problema, o perlomeno diminuire il rischio di situazioni di questo tipo, sarebbe forse sufficiente apporre sulla curva uno specchio convesso di sicurezza, tanto utilizzati per regolamentare la circolazione delle automobili.
La situazione di pericolo ha poi un’aggravante legata all’ignoranza stradale di coloro i quali, per accorciare il tragitto verso zona via Piave, sono soliti percorrere la pista pedonale con il motorino, con i rischi legati alla situazione sopracitata derivanti dalle maggiori velocità di mezzi che non potrebbero utilizzare le piste ciclabili.
