CUCINA SPOLETINA: SPITELLA ANNUNCIA IL PROGETTO "RISTORANTE TIPICO" - Tuttoggi.info

CUCINA SPOLETINA: SPITELLA ANNUNCIA IL PROGETTO “RISTORANTE TIPICO”

Redazione

CUCINA SPOLETINA: SPITELLA ANNUNCIA IL PROGETTO “RISTORANTE TIPICO”

Gio, 10/01/2008 - 16:38

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E' mistero sulla presenza dei ristoranti spoletini sulle guide del Gambero Rosso. Dopo l'articolo pubblicato da un quotidiano locale una decina di giorni fa che menzionava un solo locale cittadino nella guida, oggi l'associazione commercianti di Spoleto spiega invece che nel “Gambero Rosso” di ristoranti spoletini ce ne sono 3. Ma non più tardi di questa mattina alcuni titolari di locali della città del festival sostenevano che nella guida del “Gambero Rosso” non veniva menzionato nessuno spoletino. Insomma, stiamo dando i numeri al lotto? In realtà va detto anche che di guide ce ne sono diverse, una nazionale, una regionale e poi le riviste mensili del Gambero Rosso. Quindi la ragione potrebbero averla tutti e nessuno.

Nel frattempo, però, dopo l'appello lanciato dal Club dei piaceri (clicca qui) che invitava i ristoratori spoletini a rispedire al mittente i giudizi poco lusinghieri in merito alla cucina locale, arriva l'intervento dell'Ascom, che appunto precisa come siano tre e non uno i ristoranti citati nella guida. “E' comunque assolutamente improprio – sottolinea l'associazione presieduta da Leonello Spitella – interpretare l'esiguità del numero dei locali presi in considerazione come una bocciatura della qualità complessiva della ristorazione in città, per il semplice fatto che il Gambero Rosso usa criteri di selezione molto specifici, incentrati sulla ricerca dell'innovazione nel campo culinario e non si occupa della ristorazione tout court. Il tipo prevalente di cucina proposta in città – prosegue la Confcommercio locale – è orientato invece sulla tradizione e sul prodotto tipico, perché questo ci chiede la nostra clientela: e sicuramente i ristoranti lo fanno con un elevato livello di qualità media”.

“A testimonianza del buon livello complessivo della nostra ristorazione – dice poi Spitella – ci sono i risultati di una recente indagine svolta dall'Osservatorio Regionale sul Turismo tra i visitatori nella nostra regione, da cui emerge che un significativo elemento attrattivo è rappresentato dai suoi prodotti, considerati genuini, sani, autentici, fonte di sapori non omologati, contraddistinti da assoluta qualità. Il giudizio dei turisti sugli elementi che compongono il paniere enogastronomico umbro è lusinghiero: ottimi (39%) o buoni (42.8%) i ristoranti e le trattorie; ottimi (22.9%) o buoni (34,4%) i negozi di prodotti tipici. L'enogastronomia insomma si configura sempre più come un elemento di arricchimento dell'offerta turistica regionale ed una motivazione in grado di potenziare l'attrattività dell'Umbria ed avere ricadute positive sull'economia complessiva del territorio. Emerge come la maggior parte dei turisti, specie stranieri, una volta in Umbria, scoprono i ristoranti tradizionali e i prodotti tipici. E proprio su questo segmento punta l'offerta, un segmento che evidentemente però non è quello a cui il Gambero Rosso presta particolare attenzione. Questo peraltro non ci deve esimere – conclude Spitella – dall'impegno per migliorare e fare di più, non solo sul fronte della ristorazione innovativa, potenziandola, ma anche su quello della ristorazione tipica, arrivando ad una vera e propria certificazione. Confcommercio – insieme alle istituzioni – è pronta a dare il massimo supporto alle imprese in questo senso, e ha già avviato – con il proprio sindacato di settore Fipe – il progetto Ristorante tipico, che va proprio nella direzione di qualificare e valicare la tipicità dei prodotti, delle ricette, delle procedure, perseguendo un obiettivo di eccellenza riconosciuta e certificata, che magari sfuggirà alle Guide del Gambero Rosso ma non al gusto e al gradimento della clientela”.

(sa.fra.)


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