Dopo il ricorso al Tar il sindaco di Gubbio risponde all'assessore regionale “A noi interessa approfondimento sostanziale, che tuteli sviluppo, ambiente e salute cittadini”
Dopo l’annuncio del ricorso al Tar dell’Umbria annunciato venerdì scorso – contro l’autorizzazione rilasciata dalla Regione per l’utilizzo del Css nei cementifici di Semonte e Ghigiano – il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati torna di nuovo sul tema rivolgendosi all’assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Fioroni (che ha giudicato “irresponsabile” la scelta del Comune) .
“L’assessore Fioroni – ha dichiarato il primo cittadino – nel commentare la nostra decisione ha utilizzato parole francamente irricevibili, mostrando un atteggiamento sprezzante e liquidatorio, politicamente e istituzionalmente molto fuori luogo. Voglio ricordare che la Regione Umbria ci ha convocato solo una volta, scavalcandoci completamente ed evitando qualunque approfondimento sostanziale. Sono i dati oggettivi e scientifici quelli che vogliamo avere in mano. Noi oggi rivendichiamo quella Valutazione di Impatto Ambientale che la Regione stessa aveva stabilito coi suoi organi tecnici. I problemi che erano stati ricondotti ad assoggettabilità a Via, dopo qualche mese, non sono certamente evaporati ma restano tutti ed esigono risposte certe“.
“Mi preme anche sottolineare – continua Stirati – che con la nostra scelta abbiamo dato seguito all’impegno solenne dell’intero Consiglio Comunale, espressosi con una mozione approvata da tutti, con 3 astensioni della Lega. Si tratta di temi richiamati nei programmi elettorali di tutti, Centrodestra incluso, tanto che nella squadra del candidato eugubino compariva un rappresentante dei comitati no Css”.
“Sollevare la questione della Valutazione di Impatto Ambientale, ribadisco, non significa voler far chiudere i cementifici. Anzi, rispetto alla situazione internazionale e con la grave crisi energetica, non solo siamo molto preoccupati, ma vogliamo capire bene cosa poter mettere in campo per uscire da tale situazione. Le questioni ambientali e sanitarie, però, vanno affrontate insieme e sviluppate con la disponibilità di tutti. Se non c’è una VIA formale dobbiamo almeno salvare una VIA sostanziale. Guardiamo con piacere, in questo senso, alla presa di posizione del consigliere regionale Pd Fabio Paparelli che ha (almeno lui) colto il senso di una scelta a salvaguardia di ambiente, sviluppo della città e tutela dei cittadini”.