Nella mattinata di sabato 3 maggio il punto prevenzione dell’associazione Cardiopatici Alta Valle del Tevere, “Gli Amici del Cuore”, è stato ritrovato pieno di calcinacci e polvere ovunque. A provocare il danno è stata infatti la controsoffittatura di uno dei due locali in uso alla Onlus, presso il Loggiato Gildoni, che ha ceduto danneggiando parte della strumentazione per eseguire gli esami gratuiti. La struttura è tuttora inagibile.
Le cause – Sulle prime si è pensato subito a infiltrazioni di acqua, già verificatesi in più occasioni (spesso il soffitto si ricopre di macchie), dovute alle abbondanti piogge della scorsa settimana. Gli uffici tecnici del Comune per capire meglio le cause di queste infiltrazioni, che hanno provocato il crollo parziale del solaio all’ interno dell’ambulatorio, hanno quindi compiuto un’approfondita ricognizione dell’area del loggiato Gildoni e di palazzo Bufalini.
Il “colpevole” – Alla fine sembra che ad aver causato il tutto sia stato un piccione morto, che avrebbe ostruito con la sua carcassa l’unica via di uscita del canale di scolo di un tetto: di conseguenza l’acqua piovana filtrata nel solaio si sarebbe accumulata fino all’ eccesso, portando al crollo del controsoffitto.
Due piccioni con una fava – Al problema suddetto, dunque, si aggiunge anche la numerosa presenza dei piccioni all’ interno del loggiato. Questi animali e i loro escrementi, infatti, rappresenterebbero un vero e proprio disagio per l’immagine della zona e per l’igiene pubblica di essa. Chissà se questa non possa diventare l’occasione per risolvere ben due problemi in uno.
Per alcuni giorni, l’ambulatorio degli “Amici del cuore” dovrà restare chiuso per i lavori di restauro.