Non si è fatta attendere la replica di Carlo Calandri, il presidente del Sistema Turistico Locale (l’ente che racchiude 18 comuni dell’area vasta), alla proposta di dimissioni che uno dei consiglieri, lo spoletino Agostino Pensa, gli aveva avanzato nei giorni scorsi. Pronto, lo stesso Pensa, a seguire il gesto del ‘suo’ presidente. Una provocazione che quel volpone di Pensa aveva lanciato come un sasso nelo stagno, alla luce dei dati negativi del turismo e che aveva trovato subito sponda nel capogruppo della Cdl, Gianluca Speranza, che in merito ai dati turistici registrati a Spoleto, aveva chiesto, forse più opportunamente, le dimissioni dell’assessore Giorgio Flamini. E’ lo stesso Calandri (nella foto di qualche mese fa con Riccardo Strao, d.g. dell’Enit Nord America) a ricordare a tutti la distinzione fra i compiti propri del Stl e quelli della Giunta. Al primo spettano le strategie turistiche dell’area vasta, al secondo quelle della propria città. Come a dire che se le cose vanno male a Spoleto e bene a Foligno, Spello, Montefalco, Trevi e Norcia non potrà esser colpa di Calandri. Che anzi rilancia, forte dell’appoggio dei sindaci di tutto il comprensorio: da Brunini che lo ha insediato a capo del Stl, a Valentini (Montefalco), Alemanno (Norcia), etc. e ricorda quale situazione ha rilevato, i progetti fatti e quelli in corso d’opera. Una lettera che non mancherà di sollevare ulteriori polemiche nel centro sinistra, specialmente nel piddì e più ancora nella Margherità dalla quale si attendeva una presa di posizione in difesa di Calandri. Ecco dunque il testo della lettera:
“Caro Agostino,
ho letto con vivo interesse le tue note sul turismo e ti ringrazio di cuore perché qualcuno finalmente si è ricordato del Sistema Turistico Locale “Valli e Monti dell’Umbria Antica” Foligno-Spoleto-Valnerina, ma anche perchè qualcuno si è deciso a parlare di turismo della nostra città senza che siano i soliti noti a farlo. Per prima cosa, però, mi corre l’obbligo rinviarti la missiva affinché tu possa girarla correttamente ai veri destinatari, in quanto non posso esser io, nella veste di presidente del S.T.L., il destinatario. Ciò perchè gli obiettivi, le strategie e le varie azioni del turismo della città di Spoleto non competono alla mia figura , ma ad altri soggetti all’uopo designati. Il Sistema Turistico Locale, come tu ben sai – poiché dal primo momento hai fatto parte degli organi dirigenti – ha il compito di elaborare prodotti turistici e proposte di area vasta, cioè che coinvolgano tutto il territorio del Folignate, Spoletino e Valnerina e non le singole realtà territoriali. A questo riguardo credo, senza assumermene il merito, che il S.T.L. abbia lavorato al suo meglio poiché i risultati nel suo complesso sono piu che positivi, come hai rilevato anche tu, specialmente in quelle aree che hanno elaborato strategie comuni e hanno lavorato a fianco dello stesso S.T.L..Inoltre, anche questo conosci molto bene poiché sei stato sempre presente, ho assunto questa carica contro la mia volontà, per puro spirito di servizio, in quanto sono stato chiamato a gestire la fase finale quando tutto era stato definito e deliberato dagli organi senza poter incidere su nulla. Anzi mi sono trovato ad amministrare una situazione dove nessuno voleva rispettare gli impegni presi e ho dovuto ricucire varie situazioni anche fra i diversi territori. Comunque sul piano del lavoro vero, come S.T.L., stiamo ultimando i prodotti specifici del turismo Congressuale, affidato alla nostra città, del turismo enogastronomico e di quello sportivo. Sul fronte del progetto Interregionale della Dorsale Appenninica, di cui come S.T.L. siamo capofila a livello regionale, stiamo per presentare la nuova guida e i prodotti specifici collegati. Per questo stiamo programmando una serie di incontri con i territori e gli operatori per avere il pieno coinvolgimento. Le notti bianche o rosa, come tu le chiami, a me personalmente piacciono molto e mi divertono anche, purtroppo pero’ non competono ai S.T.L….magari in seguito! Con la stima di sempre. Il Presidente S.T.L , Carlo Calandri”