Elio Graziosi non è più disposto a fare ‘il garante della maggioranza’: questo, in sintesi, il messaggio diretto all’indirizzo del sindaco Nando Mismetti, che l’ex consigliere comunale del Partito Democratico, ora confluito nel Gruppo Misto e vicino alle posizioni di Sinistra Italiana, ha lanciato oggi in una conferenza stampa urgente, convocata a Palazzo Comunale subito dopo pranzo.
Sino ad ora infatti, Graziosi aveva garantito più di una volta la sopravvivenza della coalizione Mismetti, permettendo di raggiungere la fatidica soglia dei tredici voti necessari per mettere la ‘maggioranza’ al riparo da rischi, e consentire il prosieguo dell’attività amministrativa, ma ora scatta l’ultimatum e l’ex piddino parla a ruota libera togliendosi molti sassolini dalle scarpe.
“Il nodo non è tanto quello dell’approvazione del bilancio, anche perchè volendo, in qualche modo, i numeri necessari per l’approvazione in aula potrebbero anche spuntare fuori – ha dichiarato sibillinamente Graziosi – ma la questione è politica. Se la condizione per andare avanti sino a fine legislatura è quella di cambiare assessori – avverte – allora siamo davvero a livello sottoterra. Su questo punto, chiedo al sindaco un atto di dignità e di coraggio, piuttosto di sottostare a ricatti è meglio che compia un atto di dignità e coraggio e si dimetta. Lo avevo già consigliato in questo senso, e sarebbe stato meglio se fosse andato avanti su questa strada – ha rilevato – ora la discussione si sta spostando su altre questioni che nulla hanno a che fare con la politica e con gli interessi generali della città. Purtroppo già in passato si era scelto la tamponare in questa maniera, e questo è stato un pessimo esempio, perchè ha dato nuovi pretesti per il ripetersi di simili atteggiamenti, che potrebbero riaprirsi ancora in futuro e da parte di chiunque, anche da chi magari si professa fedelissimo. Il sindaco deve tenere la mano ferma e non prestare il fianco a questa roba o a mal di pancia particolari, nè tantomeno – avverte – aprire ulteriormante la coalizione al centro, mi sembra che in fin dei conti non abbia portato nulla nè a livello amministrativo nè in termini di voti”.
Una conferenza stampa sfogo che spazia a tutto tondo e senza mezzi termini.
“Io non sono mai stato e non ho intenzione di diventare un signorsì – tiene a sottolineare Graziosi – e se c’è qualcuno che ora pone delle questioni politiche, avrebbe potuto farlo prima, all’interno della coalizione e del proprio partito, io ad esempio, non ritrovandomi più in quella linea, mi sono dimesso e sono uscito dal Partito Democratico. Tutti dicono che non esistono questioni personali o di poltrone ma verrebbe da pensare il contrario in certe occasioni. Non è possibile che uno si svegli la mattina e tenga una città in ostaggio, senza sapere bene nemmeno cosa vuole. Almeno vengano fatte proposte concrete per il bene di Foligno, come sulla questione delle partecipate, del centro storico o dell’ex Zuccherificio, questo si che interessa i cittadini, il resto non lo capiscono, non gli interessa e non lo vogliono”.
Cosa farà quindi Graziosi?
“Al momento posso dire che voterò il bilancio e se mi viene richiesto posso anche firmare l’impegno a votarlo, ma è logico che si tratta di un accordo che di fatto non ha alcun valore. Io ho sempre rispettato la mia parola e gli impegni presi – ha precisato – l’ho dimostrato nella mia storia personale e politica, e sinceramente chiedermi una cosa del genere mi offende. Certamente, comunque, non sarà un voto favorele a priori e scontato”.
Occorrerà ancora attendere sino alle 17.30 quando il sindaco Nando Mismetti conterà le firme dei consiglieri che si impegneranno a restargli fedele.
Ma c’è un altro aspetto: chi firma potrebbe anche votare contro nel Consiglio comunale convocato per domani martedì 24 maggio e chi non firma, potrebbe anche ‘ripensarci’ nella notte…