Stato di emergenza riconosciuto ai territori delle regioni ricadenti nel bacino del Distretto dell’Appennino centrale e al territorio della Regione Umbria. Plauso di Briziarelli
Decretato dal Governo Draghi lo stato di emergenza anche per l’Umbria per la situazione di crisi idrica che il territorio sta vivendo. Accolta dunque l‘istanza presentata due settimane fa dalla governatrice Donatella Tesei alla luce anche della situazione critica del lago Trasimeno.
Prima di rassegnare le proprie dimissioni – poi respinte – al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, infatti, il premier Mario Draghi ha riunito il Consiglio dei Ministri, che ha “deliberato l’estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza, adottata con delibera del 4 luglio 2022, in relazione alla situazione di deficit idrico in atto, ai territori delle regioni ricadenti nel bacino del Distretto dell’Appennino centrale nonché, per le peculiari condizioni ed esigenze rilevate, al territorio della Regione Umbria”.
Dal lago Trasimeno senza acqua riaffiora una bomba tedesca
Per far fronte ai primi interventi sono stati stanziati dal Governo 2.800.000 euro, a carico del fondo per le emergenze nazionali.
Stato d’emergenza per crisi idrica, soddisfatto Briziarelli
Ad esprimere soddisfazione per l’atto del Governo è il senatore umbro della Lega Luca Briziarelli.
“Nell’ultima seduta del Consiglio dei Ministri, prima delle dimissioni del Premier Draghi, – evidenzia – è stato riconosciuto lo stato di emergenza anche per l’Umbria che sappiamo essere un atto fondamentale per la salvaguardia del Trasimeno. Ci auguriamo che la crisi sollevata, in maniera del tutto irresponsabile, dal Movimento Cinque Stelle non comprometta il conseguimento dei successivi passaggi ossia l’inserimento del lago all’interno del “Decreto Siccità”, che ora rischia di non concretizzarsi, e nelle opere strategiche da realizzare per l’adduzione”.
Briziarelli nei giorni scorsi aveva seguito la vicenda della crisi idrica del Trasimeno coinvolgendo e sollecitando le istituzioni a tutti i livelli e le Associazioni di categoria a prendere parte alla richiesta fatta al Governo di inserire il bacino umbro all’interno del Decreto. “Come Lega – continua Briziarelli – abbiamo responsabilmente fatto la nostra parte uniti e compatti anche quando non era facile, anche quando ha significato scontentare i nostri elettori, continueremo a farlo fino a quando sarà possibile e utile per gli italiani, non un secondo di più. Condividiamo la preoccupazione per le sorti del Paese: è impensabile che l’Italia debba subire settimane di paralisi in un momento drammatico come questo, interessato da crisi energetica, idrica ed economica, per i ‘no’ del Movimento 5 Stelle. In questo quadro vanno comunque ringraziate tutte le Istituzioni e il tessuto economico dell’Umbria per aver sostenuto convintamente la richiesta avanza dalla Presidente, Donatella Tesei”.