Nella mattina di oggi, 13 agosto, il deputato di FI, Raffaele Nevi e la presidente della Provincia, Laura Pernazza, hanno fatto visita al carcere di Terni di Vocabolo Sabbione per verificare le tante criticità presentate dalla casa circondariale di Terni, messe in evidenza anche dalla nuova comandante della Polizia Penitenziaria, Vanda Falconi in un incontro col Prefetto di Terni. Suicidi, risse, atti autolesionistici, sovraffollamento, carenza di personale, sono alcuni degli aspetti che più preoccupano le istituzioni e, in generale, sono i problemi condivisi con gli istituti di pena nazionali. Quello di Terni si caratterizza anche per avere un regime speciale e quindi è ancora più a rischio, come testimoniato dall’ultimo caso di cronaca, in ordine cronologico, dell’aggressione a un magistrato con una forchetta.
Nevi (FI) “Intervenire anche a livello locale”
“Abbiamo fatto una visita molto lunga e approfondita – spiega il deputato Raffaele Nevi – soprattutto per verificare la questione del sovraffollamento. Abbiamo visitato tutte le sezioni e ci siamo resi conto dei problemi, ma abbiamo anche parlato delle possibili soluzioni. Abbiamo incontrato il direttore e la comandante del carcere e il magistrato dell’ufficio del giudice di sorveglianza. È stata una visita molto importante per aumentare la nostra consapevolezza rispetto ai problemi che ci sono e per far sì che, anche a livello locale, si possa intervenire”.
Laura Pernazza “Lavori socialmente utili e corsi di formazione in carcere”
Proprio in relazione alle possibili soluzioni a livello locale, la presidente della Provincia, Laura Pernazza, ha sottolineato che “il reinserimento sociale e il percorso post pena sono aspetti fondamentali e qui i Comuni e le Province possono fare la loro parte, attivando percorsi lavorativi ad esempio. Ho dato la mia disponibilità, come Provincia, ad ospitare alcuni detenuti per lavori socialmente utili e con l’attivazione di corsi di formazione all’interno del carcere: già c’è l’Ipsia, ma si possono attivare ulteriori corsi, perché credo che è un’opportunità che dobbiamo dare“.
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