La crisi dell'istituto penitenziario di Perugia-Capanne (leggi) è approdata oggi in commissione consiliare al comune di Perugia, con la discussione sulla mozione intitolata “La casa circondariale di Perugia rischia il collasso”.
Illustrando il documento il capogruppo Pd ha posto l’accento sulla difficile situazione che da anni il Carcere di Capanne sta vivendo, tanto che nei giorni 13,14 e 15 settembre le organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria sono state costrette a procedere con un sit-in per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro, una riduzione del sovraffollamento, una migliore copertura finanziaria e il rispetto delle regole contrattuali.
Ritenendo che le condizioni di vita presso il carcere abbiano raggiunto livelli insostenibili, rendendo critica la permanenza dei detenuti, ma anche il lavoro degli agenti, Mearini ha concluso la mozione con la frase: “Il consiglio comunale di Perugia, oltre ad offrire l'incondizionata solidarietà a tutti i lavoratori del comparto Giustizia-Sicurezza e Difesa, auspica che la crescita e lo sviluppo di una città che si candida nel 2019 a Capitale Europea della Cultura, possa mostrare come elemento deterrente e rieducativo un proprio Istituto Penitenziario che sia all'altezza di un moderno Stato Democratico”.
La mozione ha registrato l’unanime parere favorevole di tutti i gruppi politici, con il consigliere del PdL Varasano che ha tuttavia invitato Mearini a cancellare il riferimento al Governo nazionale (sulla vicenda dell’impiego delle risorse) onde “evitare connotazioni politiche di parte”. Per il resto Pampanelli ha chiarito che la situazione carceraria è lo specchio della società ed è tema delicato che si riconnette a molti altri aspetti, mentre Catrana ha preannunciato un sostegno totale all’atto perchè è inevitabile ormai procedere ad una immediata riorganizzazione del sistema carcerario.
Infine Cozzari ha posto l’accento sul disagio cui sono vittime gli agenti della polizia penitenziaria e li ha invitati a suggerire possibili soluzioni al problema di Capanne. Per questo il capogruppo Udc ha chiesto al presentatore della mozione di sospendere la discussione, onde permettere una revisione del dispositivo, sì da renderlo più incisivo. Mearini, accogliendo gli inviti, ha sospeso la discussione, non prima di aver ricordato che la mozione ha la finalità di volere contribuire a sollevare il problema, cercando possibili soluzioni alla difficile situazione attuale.