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“Creare un parco giochi inclusivo”, mozione di Erbaioli firmata anche da Laureti e Renzi

Redazione

“Creare un parco giochi inclusivo”, mozione di Erbaioli firmata anche da Laureti e Renzi

Le tre consigliere di minoranza chiedono al sindaco ed alla Giunta di realizzare un adeguato spazio ludico per bambini che sia anche adatto a disabili
Mar, 30/10/2018 - 11:48

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“Mettiamo al centro chi abiterà il futuro di questa città: i piccoli cittadini! Diamo loro un adeguato spazio ludico capace di favorire le relazioni sociali e una crescita sana”.  Questa la richiesta della consigliera del Partito Democratico, Carla Erbaioli, prima firmataria della mozione sul parco giochi inclusivo, firmata anche da Camilla Laureti (Laureti per Spoleto) e Luigina Renzi (Ora Spoleto).

“Spoleto – evidenzia Erbaioli – non ha mai avuto un vero e proprio parco giochi, ma solo aree verdi spesso approssimativamente attrezzate, ricavate da giardinetti, o zone arrangiate e a volte prive di adeguata manutenzione. Costruiamo insieme un progetto vero, a misura di bambino, un luogo che sia accessibile, facile da raggiungere, servito possibilmente da parcheggi gratuiti, dotato di strutture adatte anche a bambini con abilità diverse“.

Per questo la mozione invita l’amministrazione ad individuare un luogo dove insediare un vero e proprio parco giochi inclusivo e studiarne quanto prima la realizzazione con strutture adatte anche a portatori di handicap. “Dovrà essere anche un luogo di integrazione sociale e una sorta di palestra di educazione civica – continua la consigliera del Partito Democratico – dove i bambini possano imparare il rispetto del verde pubblico, il valore dell’ambiente e della raccolta differenziata, attraverso giochi dedicati. Un luogo capace di stimolare la fantasia, la creatività e le relazioni fra i piccoli cittadini e tra le famiglie”.

“Con questa mozione – prosegue Carla Erbaioli – intendiamo inoltre impegnare l’amministrazione a verificare lo stato attuale delle aree gioco esistenti a Spoleto e garantirne una migliore manutenzione; adeguare progressivamente le aree pubbliche già destinate ai giochi, rendendole accessibili, man mano che si provvede alla loro risistemazione e possibilmente corredando l’installazione dei giochi inclusivi con progetti di gestione e animazione sviluppati eventualmente insieme alle associazioni e alle famiglie del territorio che si occupano di disabilità di qualsiasi tipo, affinché siano individuate strategie per rendere i parchi sempre più sicuri per ogni bambino”.

Questo il testo integrale della mozione

OGGETTO: Parchi inclusivi ed accessibilità a tutti i bambini.

PREMESSO CHE:

La Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia (approvata dall’ONU nel 1989 e ratificata dall’Italia con Legge 27 Maggio 1991 n.176) all’art 31 sancisce per ogni bimbo “il diritto a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età”, mentre all’art. 23 prevede che gli Stati che sottoscrivono la Convenzione stessa, riconoscano che tutti i bambini con disabilità, sia fisica e/o psicologica “hanno diritto a divertirsi e crescere come gli altri bambini”; l’Italia, fin dal 1992, si è dotata di una legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità (legge 5 Febbraio 1992 n.104) stabilendo che l’inserimento si realizza anche mediante “l’adeguamento delle attrezzature e del personale dei servizi educativi, sportivi, di tempo libero e sociali” (art. 8, comma 1, lettera e) e disponendo, all’art 23 (rimozione di ostacoli per l’esercizio di attività sportive, turistiche e ricreative) che “le regioni e i comuni realizzano, in conformità alle disposizioni vigenti in materia di eliminazione delle barriere architettoniche, ciascuna per gli impianti di propria competenza, l’accessibilità e la fruibilità delle strutture sportive e dei connessi servizi da parte delle persone handicappate”; con Legge 3 Marzo 2009 n.18, è stata ratificata la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 13 Dicembre 2006.

CONSIDERATO CHE: un parco giochi inclusivo è un luogo in cui i bambini con abilità e capacità diverse possono giocare insieme, interagire tra loro e utilizzare insieme i giochi installati nei parchi, diminuendo di fatto le distanze che possono venirsi a creare di fronte alle diversità;

che nell’infanzia è attraverso il gioco e grazie alla condivisione di momenti di svago che anche i bambini con disabilità possono recuperare funzioni sia fisiche riabilitative, sia psicologiche/affettive; che la creazione di spazi accessibili, con particolare attenzione alla progettazione di giochi e di aree gioco fruibili anche ai bambini con disabilità, intervenendo sia con la creazione di nuove strutture, sia con l’adeguamento di situazioni esistenti, favorisce interscambio e socializzazione.

RILEVATO CHE: per un bambino con disabilità motoria, vedersi riconosciuto questo diritto è tutt’altro che semplice e anche solo l’esperienza di giocare all’aria aperta in un parco può rilevarsi difficile;

CONSTATATO CHE:

A Spoleto non esiste un vero e proprio parco giochi, ma solo diverse aree ricavate in modo approssimativo e spesso poco adeguate presso giardini e zone verdi e che nessuna di queste può essere neanche lontanamente assimilabile ad un parco giochi inclusivo, cioè capace di accogliere bimbi con diverse abilità, per i quali quindi risulta ancora difficile, a volte impossibile, vivere dei momenti ludici insieme ai loro coetanei per l’inadeguatezza delle strutture esistenti.

SI IMPEGNA SINDACO E GIUNTA A:

garantire una migliore manutenzione delle aree gioco esistenti;

ad adeguare progressivamente le aree pubbliche già destinate ai giochi, rendendole tutte compatibili ed accessibili, man mano che si provvede alla loro risistemazione e corredando l’installazione dei giochi inclusivi con progetti di gestione e animazione sviluppati eventualmente insieme alle associazioni ed alle famiglie dei disabili del territorio che si occupano di disabilità di qualsiasi tipo, affinché siano individuate strategie per rendere i parchi sempre più accessibili e sicuri per ogni bambino;

a individuare un luogo dove insediare un vero e proprio parco giochi inclusivo, accessibile, facile da raggiungere, servito possibilmente da parcheggio gratuito e studiarne quanto prima la realizzazione con strutture adatte anche a portatori di handicap affinchè sia anche un luogo di integrazione sociale e una sorta di palestra di educazione civica, dove i bambini possano imparare il rispetto del verde pubblico, il valore dell’ambiente e della raccolta differenziata, attraverso giochi dedicati. Un luogo capace di stimolare la fantasia e la creatività e le relazioni fra i piccoli cittadini e le famiglie.

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