Sono numeri da zona gialla quelli del Covid in Umbria. E l’Umbria, si aspetta domani (venerdì) di essere inserita in zona gialla a partire da lunedì 26 aprile, come ribadisce la presidente Tesei. Sorpresa, come gli altri governatori, da alcune norme del decreto del Governo. Come per le lezioni in presenza nelle scuole superiori. E poi sul coprifuoco, che tutte le Regioni chiedevano di posticipare alle 23 e che è stato mantenuto alle 22.
In base al bollettino della protezione civile regionale (aggiornato alle ore 11.10 di oggi, giovedì 22 aprile) gli attualmente positivi al Covid in Umbria sono 3137, con 141 nuovi contagi su circa 2800 tamponi processati. Tre i decessi (persone residenti a Bastia, Todi e una fuori regione).
Migliora ancora la situazione negli ospedali. I pazienti Covid ricoverati sono 228, di cui 34 in terapia intensiva.
Il Nucleo epidemiologico calcola a 0,74 l’indice Rt per l’Umbria (0,88 in Italia) calcolato nell’ultima settimana con media mobile (l’indice Rt dell’Istituto sanitario sanità calcola la settimana precedente).
L’incidenza media per 100 mila abitanti è di 80,67 contagiati dal Covid (88,9 nella provincia di Perugia e 62,6 in quella di Terni).
Tutti i comprensori umbri sono sotto la soglia di incidenza dei 200 casi settimanali per 100 mila abitanti. Con l’Alto Chiascio che è a quota 182,9 e l’Alto Tevere a 118,99. Nell’Assisano registrati 122,5 casi settimanali per 100 mila abitanti, nel Perugino 75,31, nella Media Valle 39,51 e nel Trasimeno 46.
Nella Asl2 la situazione è ancora migliore. A Terni si registrano nell’ultima settimana 71,4 casi per 100 mila abitanti, a Narni-Amelia 86,96, nello Spoletino 62,27, nel Folignate 69,48. In Valnerina il tasso di incidenza è 86,67, mentre nell’Orvietano è addirittura sceso a 7,42 casi per 100 mila abitanti.
Tra i comuni più grandi, gli esperti stanno monitorando con particolare attenzione la situazione nei comuni di Gubbio e Umbertide, dove si è registrata un’alta incidenza settimanale.