L’Umbria, come altre Regioni italiane, valuta la possibilità di cercare sul mercato i vaccini anti Covid, al di fuori quindi delle forniture che arrivano dal Governo attraverso l’Unione europea. “Vediamo cosa il mercato ci offre” le parole dell’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto.
“Abbiamo 9 mila dosi Pfizer per circa 80 mila umbri over 80” ha informato Coletto. Lamentando quindi la carenza di fornitura. “Se il team di Regioni che si sta muovendo – ha aggiunto Coletto – arriverà ad altri vaccini, che abbiano l’approvazione dell’Ema e dell’Aifa, noi andremo a prenderceli”.
La presidente Tesei ha chiesto al commissario Arcuri l’invio in Umbria di ulteriori 50 mila euro rispetto alle quantità già fissate. Ciò in ragione della particolare situazione emergenziale che si sta vivendo in Umbria in questa fase.
Attualmente, oltre alle 9 mila dosi di Pfizer, ne sono disponibili in Umbria 3 mila del vaccino Moderna.
Quanto alla scelta di iniziare a vaccinare i nati nel 1940, il commissario Covid Massimo D’Angelo ha spiegato che la scelta è stata fatta in ragione della maggiore capacità di queste persone di raggiungere i centri vaccinali.
Gli anziani fragili che non possono spostarsi autonomamente, è stato ribadito, saranno vaccinati a domicilio dal medico di famiglia, attraverso il prodotto Moderna.
Dal 15 febbraio, oltre ai nati nel 1940 e nel gennaio 1941, vaccinazioni di medici con partita Iva, odontoiatri e farmacisti.
Dal 22 febbraio via alle vaccinazioni degli ultra 80enni fragili, domiciliari, attraverso il prodotto Moderna.
Dal 25 febbraio tutti gli ultra 80enni potranno prenotarsi per il vaccino.
Solo per informazioni, si può contattare il numero verde 800 192 835.