Umbria | Italia | Mondo

Vaccini Covid, scontro sui tempi | Coletto: non ci sono, lo Sputnik funziona

Scontro in Consiglio regionale sui tempi di somministrazione dei vaccini anti Covid agli umbri. Con le opposizioni che puntano l’indice contro i ritardi e la Giunta regionale che lamenta lo scarso approvvigionamento delle dosi a livello nazionale.

Bori: ritardi, basta scaricabarile

Il consigliere Tommaso Bori (Pd) ha chiesto a nome delle opposizioni la situazione sulla popolazione vaccinata, lamentando gravi ritardi nelle operazioni per immunizzare il personale sanitario (con decine e decine di focolai negli ospedali e nelle Rsa) e gli ultra 80enni. “Avevate annunciato che la vaccinazione degli ultra 80enni sarebbe partita l’8 febbraio come nel resto d’Italia e invece inizierete a prendere le prenotazioni dal 12, per inoculare le prime dose dal 15” ha ricordato Bori.

L’esponente dem ha tuonato: “Basta scaricabile, assumetevi le vostre responsabilità. Ancora non ci sono i team vaccinali, nel Lazio stanno già vaccinando”.

Bori indica tra le criticità umbre nella lotta al Covid la carenza di personale: “Abbiamo affrontato la fase 2 con ancor minore personale, avete fatto soltanto 24 assunzioni”.

Coletto: i vaccini non ci sono

“I vaccini non ci sono” la replica dell’assessore Luca Coletto. Che ha giustificato con le minori forniture la difficoltà a programmare le vaccinazioni sul territorio. Rivendicando comunque il quinto posto dell’Umbria tra le regioni italiane per l’utilizzo delle dosi di vaccino ricevute.

“Lo Sputnik funziona”

“Mancano i vaccini al di là delle mistificazioni e delle strumentalizzazioni” ha replicato Coletto alle opposizioni. Evidenziando come anche il Governo stia cercando di ampliare la gamma dei vaccini disponibili. Compreso lo Sputnik russo, sul quale Coletto ha auspicato la rapida autorizzazione: “Funziona”.

Gli umbri vaccinati

Coletto ha aggiornato sui dati relativi agli umbri vaccinati: tra il personale sanitario in 11.991 hanno ricevuto la prima dose e 10.356 anche la seconda. A questi si aggiungono 566 operatori non sanitari di strutture e 5.268 anziani ospiti di Rsa. Per un totale di circa 28 mila umbri.

In Umbria sono arrivate 31.590 dosi di vaccino Pfizer (28.380 quelle inoculate) e e mila di Moderna (la metà accantonate come scorta per il richiamo).