Emanati i provvedimenti anti Covid per contrastare l'ondata anomala dei contagi, saranno in vigore dal 17 dicembre al 10 gennaio | Positivi anche 3 anziani della casa di riposo Easp
Sono stati da poco annunciati dal sindaco Massimiliano Presciutti i nuovi provvedimenti anti Covid in vigore da domani, giovedì 17 dicembre, al 10 gennaio compreso, per contrastare l’ondata anomala di contagi che ha colpito il Comune di Gualdo Tadino.
Positivi 3 anziani ospiti dell’Easp
Il primo cittadino ha esordito con il comunicare il nuovo bollettino odierno, che purtroppo fa registrare altri 8 positivi, a fronte di un solo guarito, per un totale complessivo di contagi che si attesta a 138 unità. Tra gli 8 nuovi casi, purtroppo, ci sono anche 3 anziani dell’Easp, trasferiti ieri sera al reparto Covid di Città di Castello. La struttura è stata già sanificata mentre gli altri ospiti e il personale sanitario sono stati sottoposti a tampone.
“Non si scherza più”
Prendendo a riferimento i dati, in forte controtendenza con la situazione regionale, Presciutti ha sottolineato come “non sia più consentito a nessuno scherzare, il sottoscritto non è disponibile a scambiare la vita di nessuno, nemmeno avesse 150 anni, con una birra o un mojito”.
Negozi non subiranno alcun cambiamento
“I provvedimenti non andranno ad inficiare il lavoro delle attività economiche, anzi tendono proprio a favorire i negozi del nostro Comune, dove si potrà fare acquisti, stare il tempo necessario e tornare a casa. Non ci sarà nessuna zona rossa né spostamenti diversi da quelli già stabiliti dal Governo. Ci sarà solo una stretta rispetto a quei comportamenti poco responsabili e forieri di possibile diffusione del contagio“.
I provvedimenti
Sarà vietato per tutte le attività di pubblico esercizio (ristoranti, bar, pub, gelaterie, pasticcerie) la somministrazione di bevande e alimenti in spazi esterni. “Si potrà continuare a frequentare tutti questi posti ma lo si dovrà fare con criterio e giudizio, consumando nei soliti orari stabiliti dentro ma non fuori“.
Dentro sì, fuori no
Sarà vietato sostare in pertinenze o spazi esterni di supermercati, centri commerciali e strutture simili su tutto il territorio comunale. “Anche in questo caso tutte le attività svolgeranno il loro consueto lavoro ma all’esterno di esse non si possono fare assembramenti né bivacchi vari“.
Centro storico “aperto” dalle 16 solo per acquisti e necessità
Dopo le varie segnalazioni di comportamenti non adeguati nei vicoli e nelle strade del centro storico, dalle 16 alle 21 si potrà accedere nel cuore della città – in particolare in piazza Martiri, piazza Garibaldi, piazza Mazzini, piazza Soprammuro, piazza San Francesco, corso Italia, largo Donatori di sangue e zona Giardini pubblici (compresi tutti i vicoli adiacenti delle suddette zone) – “solo ed esclusivamente per recarsi negli esercizi commerciali, studi medici, farmacie, uffici postali, bancari e assicurativi, uffici pubblici e di liberi professionisti (e nelle abitazioni private)“.
Coprifuoco scatta alle 21
Il coprifuoco – sempre dal 17 dicembre al 10 gennaio – scatterà alle ore 21 e finirà alle 6 del mattino, salvo motivi di lavoro, stretta necessità o motivi di salute. Presciutti ricorda anche che “i circoli ricreativi, associativi o sportivi, per ordinanza regionale, devono rimanere chiusi fino al 15 gennaio“.
Il primo cittadino ha voluto ribadire che i provvedimenti emanati non avranno alcuna ripercussione sulle attività economiche “che continueranno a fare il loro lavoro come sempre, ma mirano semplicemente a disincentivare e colpire i comportamenti che sono frutto della possibile diffusione del contagio“.
“Con l’approssimarsi delle festività – conclude il sindaco annunciando anche un inasprimento dei controlli da parte delle forze dell’ordine – faccio un forte appello e richiamo al senso si responsabilità di ognuno di noi. Dimentichiamoci un Natale e Capodanno ‘tradizionali’, occorre uno sforzo ulteriore per stare solo con gli affetti più stretti. Le tavolate che piacciono a tutti è bene non farle, perchè i dati dicono che proprio tra le mura domestiche vi è il maggior numero di contagi“.