Sei nuovi positivi, 7 guariti e un altro decesso – il 29° da inizio pandemia – una 93enne non legata al focolaio dell’asp Muzi Betti, dove la situazione rimane stazionaria con 74 ospiti e 26 operatori positivi. Questa la situazione Covid-19, nelle ultime 24 ore, a Città di Castello, dove gli attualmente contagiati salgono a quasi 300 unità.
Alla Muzi Betti è stato invece effettuato un nuovo giro di tamponi e da domani (mercoledì 12 gennaio) inizieranno le vaccinazioni sulle persone che risulteranno negative, sia ospiti che operatori sanitari. Lo ha riferito il sindaco Luciano Bacchetta, nel giudicare “un fatto molto importante l’intervento dello strumento vaccinale, che diventa fondamentale in strutture come queste, dove l’ipotesi di focolai e di una crescita del contagio è costantemente presente, creando giuste e ovvie preoccupazioni”.
Il sindaco ha preso posizione anche rispetto all’interpellanza di Andrea Lignani Marchesani (Fd’I) sulle eventuali responsabilità del focolaio scoppiato alla Muzi Betti, “dove troppe visite ed eventi di carattere socio-istituzionale – scrive il capogruppo di Fratelli d’Italia – si sono verificate nei giorni antecedenti alla diffusione del Covid-19 all’interno della struttura.
“Il consigliere ha posto legittimamente il problema di come e perché si sia sviluppato questo focolaio nella nostra residenza sanitaria, – ha risposto Bacchetta – fermo restando però che alcune sue considerazioni non sono vere, perché non mi risulta ci sia stata alcuna iniziativa pubblica all’interno della struttura, come mi ha confermato la presidente Andreina Ciubini. Dentro Muzi Betti sono entrati solo operatori sanitari, infermieri e medici, in quanto i parenti da molto tempo non possono farlo più”.
“Per quanto ne so io la direzione di Muzi Betti ha rispettato sempre in maniera estremamente scrupolosa tutte le prescrizioni all’interno della struttura – ha concluso il sindaco – sono entrati solo quelli che erano abilitati a farlo, ovvero coloro che lavorano nella residenza sanitaria. Ritengo in ogni caso ovvio e giusto che si tenga una seduta in commissione consiliare nella quale ci si confronti con la direzione dell’Asp Muzi Betti, dalla presidente, al direttore sanitario, fino al Cda, per capire ciò che è accaduto”.