Si avvicina il periodo della scelta per circa 345 studenti di terza media del Comune di Città di Castello, che anche quest’anno potranno avvalersi della campagna di orientamento scolastico “Cosa fare da grande?”, un calendario di aperture congiunte per conoscere direttamente i programmi dei singoli indirizzi e le realtà dei diversi istituti.
Primo appuntamento è stato l’open day svoltosi nel quadrilatero di Palazzo Bufalini, dove gli studenti della scuola “Alighieri Pascoli” e dell’istituto “San Francesco di Sales” hanno visionato l’intera offerta formativa di Città di Castello e Sansepolcro (polo liceale “Plinio il giovane”, polo tecnico “Franchetti-Salviani”, polo professionale “Baldelli-Patrizi-Cavallotti” e istituto “San Francesco di Sales”. Per Sansepolcro liceo “Città di Piero”, istituto superiore “Giovagnoli” e istituto superiore “San Bartolomeo”).
“Lavoriamo da qualche anno per mettere a disposizione di giovani e famiglie tutta una serie di possibilità che rendano la scelta della scuola superiore consapevole e ponderata” ha detto l’assessore alle Politiche educative Rossella Cestini, sottolineando come “nel Quadrilatero sono state allestite postazioni con dimostrazioni pratiche, materiale informativo, la presenza di docenti e ragazzi che già frequentano, in modo da dare una visione completa e contestuale delle opzioni sul tappeto. Oggi, nella differenziazione degli indirizzi, ci è sembrato utile offrire questa opportunità, che sarà affiancata dalle aperture congiunte delle scuole, a partire da dicembre, sia a Città di Castello che ad Umbertide”.
Il calendario di Scuole aperte è già stato definito: a Città di Castello si parte sabato 16 dicembre e si prosegue il 13 e 27 gennaio e il 3 febbraio, con il supporto per l’iscrizione on line da parte del personale della scuola, dalle 15 alle 18.30. Ad Umbertide si parte domenica 10 dicembre e si prosegue il 14, 20 e 28 gennaio, con il supporto per l’iscrizione on line da parte del personale della scuola, dalle 15.30 alle 19.
“L’interesse e l’utilità dell’orientamento è ormai riconosciuto da tutti – conclude Cestini – come istituzioni abbiamo il dovere di supportare le famiglie attraverso momenti di informazione in cui il ventaglio didattica sia al completo”.