L’Umbria è pronta ad affrontare situazioni di emergenza per il Coronavirus, ma la situazione attuale non presenta criticità. Ed anzi la regione è “visitabile e aperta” e le istituzioni vogliono far in modo che l’economia non si fermi e non si inneschi di nuovo il meccanismo visto dopo il terremoto del 2016.
E’ quanto ha evidenziato la presidente della Giunta regionale dell’Umbria, Donatella Tesei, che mercoledì mattina ha illustrato l’ordinanza appena approvata per fronteggiare il Coronavirus (Covid-19). Ordinanza che segue la linea indicata dal Governo nazionale e che dunque è identica alle altre regioni che non presentano alcun caso positivo al virus. Accanto alla Tesei il prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia. Pronto a chiarire alcuni quesiti posti dai giornalisti anche il dirigente regionale alla sanità Claudio Dario.
L’ordinanza della Regione Umbria sul Coronavirus
“L’Ordinanza che abbiamo adottato oggi – ha spiegato – è quella relativa ad una regione che ad oggi non ha casi. Siamo però pronti per affrontare eventuali situazioni diverse che si dovrebbero presentare nei prossimi giorni, l’ordinanza potrebbe essere modificata anche domani. Voglio lanciare un messaggio – ha aggiunto – di ottimismo ma anche di grande serietà e responsabilità”.
La governatrice dell’Umbria ha quindi illustrato il contenuto del documento, che ribadisce come “le scuole rimarranno aperte, di ogni ordine e grado”. “Noi in questo momento dobbiamo essere tutti uniti nel sostenere che la vita di questa regione deve continuare nella normalità, seppur con tutte le cautele messe in campo per arginare questo fenomeno e tutelare la salute pubblica” ha osservato.
In sintesi, l’ordinanza prevede che scuole ed università ed uffici delle pubbliche amministrazioni, ma anche esercizi commerciali, devono esporre le informazioni sulle misure di prevenzione rese noto dal ministero della Salute. Pubbliche amministrazioni e strutture del servizio sanitario, poi, devono mettere a disposizione soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani. Le aziende di trasporto pubblico locale invece devono adottare interventi straordinari di pulizia dei mezzi.
Come già noto, gite, viaggi d’istruzione, uscite didattiche e similari sono sospese fino al 15 marzo. Quanto alle procedure concorsuali, deve essere garantita in tutte le fasi del concorso la distanza di sicurezza per la trasmissione droplet.
Le misure di profilassi
Ci sono poi le misure di profilassi. In primis “chiunque abbia fatto ingresso in Italia negli ultimi 14 giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero nei Comuni italiani ove è stata dimostrata la trasmissione locale del virus, deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente”.
Come già evidenziato più volte, in caso di sospetti o per chiedere chiarimenti, il “front office” è il medico di medicina generale, oltre ai numeri verdi: quello regionale 800636363 e quello nazionale 1500. In nessun caso bisogna presentarsi al pronto soccorso o in ospedale.
Qui il testo integrale dell’ordinanza e gli allegati.
I tamponi e i posti di terapia intensiva
Il protocollo attualmente in vigore prevede l’effettuazione di tamponi solo su persone sintomatiche e che abbiano avuto situazioni di esposizione al Coronavirus. Prima è invece previsto un “isolamento fiduciario“, per completare le procedure e valutare se è necessaria la quarantena o meno. Questo quanto avvenuto per il gruppo di Terni che era stato a Bergamo. Diverso invece il caso di un altro gruppo di Gubbio per il quale non sono state attivate nemmeno verifiche. Questo solo perché il caso non era stato segnalato, ha spiegato il dirigente regionale Claudio Dario. Quanto all’analisi dei tamponi, viene fatta a Perugia, il cui laboratorio è accreditato.
Sempre il direttore generale della sanità in Umbria ha illustrato la situazione delle terapie intensive di Perugia e Terni, attrezzate per ospitare eventuali infetti da Coronavirus che ne necessitassero. All’ospedale Santa Maria della Misericordia sono già disponibili 16 camere di isolamento a pressione negativa, con tutta la dotazione tecnologica necessaria. Un’altra decina quelle al Santa Maria di Terni. Poi si stanno attrezzando i principali ospedali con spazi esterni adeguati.
La collaborazione istituzionale e le ripercussioni economiche
La Tesei ha ricordato più volte la collaborazione con il Governo a livello nazionale e la prefettura a livello locale, richiamando anche ad una unitarietà la politica regionale. La preoccupazione maggiore, al di là dell’emergenza sanitaria in sé, è inerente alle ripercussioni economiche.
“Ho voluto seguire io personalmente tutta la vicenda in questi giorni, – ha sottolineato la presidente Tesei – perché reputo che un governatore di regione debba seguire in prima persona tutta la vicenda. Sono abituata ad assumermi le responsabilità e consapevole che certe cose vanno fatte dal presidente della Regione, con l’aiuto di tutti.
Voglio rimarcare – ha aggiunto – una preoccupazione, che è di tutta la regione: l’economia. Sapete che il Governo sta adottando delle misure per far fronte alla drammatica conseguenza di questa situazione sul piano che sta interessando le regioni che spingono il Pil del nostro paese. Questa emergenza però avrà anche ripercussioni sulla nostra regione, sicuramente drammatiche. Ho chiesto al Governo di fare molta attenzione: non possiamo ripetere l’errore della gestione del terremoto 2016. Sta uscendo fuori, nel mondo, un’immagine dell’Italia che non è corretta”.
Donatella Tesei ha quindi ricordato come accanto ai tavoli aperti per gestire la situazione attuale sul Coronavirus e quella che potrebbe venire a determinarsi, ce n’è anche un altro – aperto ad operatori economici della regione ed ai rappresentanti sindacali – “per cercare di aiutare le nostre imprese, di comunicare in modo adeguato e giusto che l’Umbria è visitabile e aperta”.
Misure concrete per imprese e turismo
“La Giunta – ha poi annunciato – sta lavorando ad interventi concreti a sostegno delle nostre imprese e dei settori che saranno più colpiti da questa situazione”. In primis il turismo: ci saranno iniziative regionali di supporto in vista dell’apertura della stagione turistica. “Se siamo uniti io sono convinta che ce la faremo e potremo essere di stimolo ed esempio anche ad altre regioni per dire non facciamo prenderci dal panico, cerchiamo di vivere la nostra vita, di dare un segnale positivo”.
Quanto agli eventi, l’attenzione è focalizzata su The Economy of Francesco, l’evento in programma a fine marzo ad Assisi alla presenza di Papa Francesco. Al momento è tutto confermato, con la Prefettura che sta predisponendo i piani di sicurezza. Ma dipenderà anche da cosa vorrà fare il Vaticano. “E’ impossibile dire adesso se l’evento sarà annullato” ha spiegato il prefetto Sgaraglia.