L’emergenza Coronavirus cambia le regole anche all’interno di Palazzo dei Priori. La Giunta comunale ha stabilito la possibilità per sindaco e assessori di poter partecipare alle sedute dell’esecutivo in videoconferenza da luoghi diversi dalla sede istituzionale del Comune, alla luce della particolare emergenza determinatasi con il rischio epidemiologico da Covid-19. E, conseguentemente, della necessità di favorire una maggiore efficacia e tempestività dell’azione amministrativa del Comune di Perugia, con l’adozione di misure che consentano in tutti i casi possibili, nello svolgimento di riunioni, modalità di collegamento da remoto.
Dipendenti comunali al lavoro da casa
A poche ore dalla comunicazione con cui il presidente Conte ha annunciato la chiusura di tutte le attività non essenziali, la Giunta comunale aveva adottato le linee guida urgenti per l’attivazione all’interno del Comune di Perugia del cosiddetto “smart-working” o “lavoro-agile”.
L’iniziativa sarà in vigore fino alla vigenza dei decreti ministeriali e, dunque, fino al 3 aprile 2020, salvo diverse ulteriori previsioni.
Lo smart-working rientra nell’ambito delle modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa, individuate dalle leggi 124 del 2015, 81 del 2017 e 145 del 2018.
Il “lavoro-agile” prevede in sostanza la possibilità di effettuare la prestazione lavorativa attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici in accordo tra le parti e senza precisi vincoli di orario e luogo di lavoro. In ragione di quanto previsto dalla legge di bilancio 2019 (145/2018) è riconosciuta priorità alle richieste di esecuzione del rapporto di lavoro in modalità agile in favore di coloro che si trovano nelle condizioni di legge previste a tutela della genitorialità ovvero in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare con particolare riferimento ai dipendenti affetti da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita.
Come funziona
Le linee guida prevedono che per avviare una prestazione lavorativa in modalità agile il dipendente interessato dovrà trasmettere al proprio dirigente una richiesta motivata con indicazione degli strumenti tecnologici in suo possesso indicando la sussistenza di una delle seguenti condizioni:, esigenze di cura di figli sotto i tre anni di età; esigenze di cura di figli con disabilità grave ai sensi dell’art. 3, comma 3 della legge 104/1992; dipendenti affetti da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, – altre situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare, distanza dalla propria abitazione alla sede di lavoro.
Il dirigente competente verificherà quindi la possibilità concreta di attivazione del lavoro agile ed elaborerà un progetto con indicazione delle attività che potranno essere svolte da remoto, mentre le varie strutture competenti del Comune provvederanno alla verifica della funzionalità e sicurezza della strumentazione utilizzata, a fornire le istruzioni sulla protezione dei dati e sulla tutela della salute e sicurezza.
Resterà in capo al dirigente competente il monitoraggio sull’effettivo svolgimento dell’attività lavorativa in modalità agile, assicurando compiti di coordinamento, pianificazione e condivisione del lavoro.