Coronavirus, buone notizie dal Trasimeno | E su Faliero Chiodini spiega

Coronavirus, buone notizie dal Trasimeno | E su Faliero Chiodini spiega

Redazione

Coronavirus, buone notizie dal Trasimeno | E su Faliero Chiodini spiega

Un guarito a Passignano, primo tampone negativo per il magionese tornato dall'estero
Lun, 24/08/2020 - 16:09

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Coronavirus, buone notizie dal Trasimeno. Nelle ultime 24 ore non si registrano nuovi casi di contagio nel comprensorio. Segno che l’isolamento delle persone infettate è stato tempestivo ed efficace.

Un guarito a Passignano

Dichiarato guarito un altro dei passignanesi che avevano contratto il Covid-19, all’esito del secondo tampone negativo. Gli contagiati nel comune scendono dunque a 4, con una persona ricoverata in ospedale a Perugia.

E’ invece in attesa del secondo tampone, dopo il responso negativo del primo, la persona di Magione trovata positiva al Covid al rientro dall’estero più di una settimana fa. Resterà ovviamente in isolamento, insieme alle 29 persone in isolamento preventivo a Magione.

Riapertura di Faliero, il sindaco spiega

Il sindaco Giacomo Chiodini, sui social, è intervenuto a proposito della riapertura del ristorante Faliero. Dove una addetta alla cucina residente in altro comune era stata trovata positiva al Covid. Il sindaco aveva inizialmente disposto la chiusura del ristorante per 72 ore, poi riaperto in anticipo (come del resto prevedeva l’ordinanza) perché tutti i dipendenti sono risultati negativi al tampone.

I contatti della cuoca restano in isolamento preventivo

Una riapertura tempestiva che, insieme a tante felicitazioni, ha anche suscitato critiche. Spingendo il sindaco, appunto, a precisare che i contatti stretti di caso segnalati dalla persona positiva sono regolarmente isolati e rimarranno in quarantena fino al 29 agosto prossimo (e comunque fino al secondo tampone negativo di uscita). Questo per fugare ricostruzioni “tendenziose” circolate sui social che hanno determinato un ingiustificato allarmismo.

Chiodini: abituiamoci allo stop and go

“È necessario – aggiunge Chiodini – prendere dimestichezza e familiarità con questo tipo di “stop and go” (chiusure/riaperture): saranno la regola dei prossimi mesi quando continuerà la convivenza con il virus. Magari la prossima volta si dovrà chiudere e riaprire una scuola, una fabbrica o un ufficio pubblico. Sarà richiesta un’azione tempestiva, senza eccessi e senza tentennamenti”.

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