Ben 11 nuovi positivi al Coronavirus e 2 soli guariti, nelle ultime 24 ore, nel Comune di Città di Castello, che sale così ad un totale di 45.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha chiarito che “anche queste ultime persone positive si trovano in isolamento domiciliare contumaciale come tutti gli altri e, quindi, non c’è alcun tifernate ricoverato in ospedale, mentre l’altro dato che emerge è che le guarigioni sono abbastanza veloci”.
“La crescita dei contagi da Covid-19 è abbastanza intensa – ha osservato il primo cittadino – per cui tutte le raccomandazioni e le prescrizioni vanno seguite con grande cura e attenzione: vanno evitati gli assembramenti e, per quanto possibile, la circolazione superflua, anche se nessuno di noi può smettere di vivere”.
La tipologia dei nuovi positivi è articolata, con alcuni elementi comuni: non c’è nessuna persona anziana, ci sono molti giovani, in qualche caso giovanissimi, frutto di cluster familiari, perché parenti stretti di adulti già positivi. L’aspettativa è che il decorso possa essere relativamente veloce, invece dei 2-3 mesi della primavera scorsa
Bacchetta ha quindi aggiornato il dato dei ricoveri nel reparto Covid dell’ospedale, “che sono 28, nessuno dei quali tifernate, con un aumento però del 124% rispetto a settimana scorsa, quindi numeri altissimi” e ha annunciato che, da domani (sabato 24 ottobre), verrà aperta la terapia intensiva Covid anche nel nosocomio di Città di Castello, con 7 posti letto, determinati dal fatto che la capienza delle terapie intensive degli altri ospedali non è più sufficiente. “Questo è un altro segnale sicuramente non positivo, ma inevitabile, perché la situazione umbra è molto complessa”, ha riconosciuto il sindaco, che ha evidenziato come “la presidente Tesei sia costretta a prendere provvedimenti persino più restrittivi di quelli nazionali per l’emergenza vera che stiamo vivendo”.
“Andando avanti è possibile che vengano assunte ulteriori decisioni restrittive a livello nazionale e regionale, alle quali ci dovremo adeguare”, ha osservato Bacchetta, che ha rivolto un monito: “Siccome il Comune per primo ha rinunciato a iniziative importanti, come la Mostra del Tartufo, le Fiere di San Florido e Altrocioccolato, raccomandiamo che anche altre iniziative private di associazioni, ricorrenze, incontri pubblici, manifestazioni, se possibile vadano evitate e rimandate nell’interesse di tutti”.