Contagi record e mancata responsabilità collettiva - Tuttoggi.info

Contagi record e mancata responsabilità collettiva

Redazione

Contagi record e mancata responsabilità collettiva

Dom, 01/11/2020 - 12:00

Condividi su:


L'unico argine efficace al contagio, sono infatti i gesti di cui pure ci siamo fatti carico nei mesi scorsi, sentendoci responsabili l'uno dell'altro

L’aumento esponenziale del numero di nuovi contagi da Coronavirus rende sempre più concreta l’ipotesi di un nuovo Lockdown.

Alla data del 31 ottobre, sono 483 infatti, i nuovi casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore nella regione (su 4177 tamponi effettuati). Il totale dei positivi attualmente ospedalizzati ammonta a 320 ma il dato che spaventa di più è quello relativo alle terapie intensive: dei 99 posti disponibili, 43 risultano al momento occupati. Certo, stando alle dichiarazioni dell’ Assessore Coletto, qualora fosse necessario, il Sistema Sanitario Regionale sarebbe in grado di garantire un numero più elevato di posti letto; ma con l’epidemia in Italia in rapido peggioramento e l’altrettanto rapida evoluzione verso il temuto scenario di tipo 4, il futuro si fa duro ed incerto.

Il numero crescente di malati, le corsie degli ospedali che si affollano, i nuovi DPCM e le ordinanze regionali: la memoria non può che ritornare ai giorni difficili della scorsa primavera, quelli in cui il tempo scorreva lento, cadenzato dagli aggiornamenti della Protezione Civile e dalle conferenze stampa del Governo. I provvedimenti restrittivi e sanzionatori emanati negli ultimi giorni, seppur circoscritti nel tempo, sembrano dunque rievocare scenari già noti. D’altronde, anche la prima chiusura totale non fu che il punto d’arrivo di un susseguirsi repentino di provvedimenti inizialmente ritenuti contenuti e limitati.

Le nuove misure

L’avvicendarsi delle ordinanze regionali (n° 68) e comunali (n° 1705), emanate nel rispetto dell’ultimo DPCM, erano prevedibilmente sfociate nei giorni scorsi, nelle manifestazioni di protesta dei rappresentanti delle categorie colpite (ristoratori e lavoratori dello spettacolo in primis): l’impegno dei mesi scorsi per adeguarsi alle misure di contenimento varate dal governo, sembrava essere stato vano e la promessa di nuovi sussidi, insufficiente.

Effetti delle chiusure

Ma la chiusura dei locali e la limitazione degli accessi alle piazze hanno avuto una ricaduta non solo economica per la città: l’effetto immeditato, tangibile e sconvolgente è stato quello di aver reso nuovamente l’acropoli deserta e silenziosa; la calma innaturale che si respira, unita all’aumento record dei nuovi contagi, sembra preannunciare qualcosa che credevamo di esserci lasciati alle spalle. Tra la stretta arrivata nella giornata di venerdì con la regione (Ordinanza n°69)che predispone un mini lockdown per le giornate del 31,1 e 2 e la certezza dell’arrivo di un nuovo DPCM nella giornata di domani, forte è il senso di disagio ed oppressione che ripiomba nella vita quotidiana dei cittadini.


Immagini del centro di Perugia


Qualcosa di diverso si avverte tuttavia nell’aria: alla disciplina mostrata nella prima fase, oggi sembra contrapporsi infatti un senso di scontento e ribellione, accompagnato da una forte sfiducia nei confronti delle istituzioni. Si accusa il governo di non aver fatto abbastanza nei mesi in cui il virus sembrava quasi un ricordo del passato e si punta il dito contro il malfunzionamento del sistema nel suo complesso: basti pensare ai problemi riscontrati nelle operazioni di tracciamento dei contagi, all’esperimento fallito dell’app Immuni (utilizzata solo dal 14.9% degli umbri), alla cattiva gestione del sistema sanitario e previdenziale.

Nuove prove di responsabilità collettiva

Ma l’illusione di questa estate non è stata forse una colpa comune? Abbiamo ripreso la nostra quotidianità, dimenticandoci delle precauzioni e lasciandoci andare all’euforia della ripresa, quando gli esperti cercavano di avvertirci in ogni modo sul pericolo di una seconda ondata.

E dunque, che le immagini – al momento solo serali – delle città deserte, ci siano da monito. Un nuovo impegno individuale e collettivo che scongiuri l’ipotesi di una nuova chiusura totale e prolungata, è richiesto: l’unico argine efficace al contagio, sono infatti i gesti di cui pure ci siamo fatti carico nei mesi scorsi, sentendoci responsabili l’uno dell’altro.

Articolo di Maria Piera Simeone
ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community
necrologi_perugia

    L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


      trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

      "Innovare
      è inventare il domani
      con quello che abbiamo oggi"

      Grazie per il tuo interesse.
      A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!