Valutare urgentemente l’approvazione di una modifica al Calendario venatorio “che possa consentire, seppure limitatamente, una forma di caccia ai tordi ed alla beccaccia sino all’udienza del 14
gennaio”.
E’ quanto chiede il presidente di Federcaccia Umbria, Nazzareno Desideri, in una lettera inoltrata all’assessore regionale alla Caccia, Simona Meloni, e ai dirigenti dei competenti uffici regionali, Francesco Grohmann e Michele Croce alla luce del decreto del Consiglio di Stato che, su istanza delle associazioni ambientaliste e animaliste, ha anticipato la chiusura della caccia al 30 dicembre per la beccaccia, al 31 dicembre per il tordo bottaccio e al 9 gennaio per gli altri turdidi, in attesa del giudizio di merito fissato appunto per il 14 gennaio.
Federcaccia, tramite il proprio legale, ha presentato anche un’istanza di revoca del decreto in questione, che il Consiglio di Stato ha respinto. Ricordando però, nella motivazione, “che il provvedimento interinale adottato non inibisce alla Regione di esercitare i propri poteri amministrativi reiditando il Calendario venatorio”, mediante una nuova istruttoria che consideri le valutazioni di Ispra, non vincolanti, ma rispetto alle quali eventuali deroghe devono essere più puntualmente e scientificamente motivate.
Non a caso la richiesta di Federcaccia, oltre al neo assessore Meloni, viene indirizzata anche ai dirigenti degli uffici tecnici regionali.