Consiglio comunale infuocato, quello di ieri (lunedì 6 marzo), a Città di Castello. Durante il dibattito successivo alla mozione dei consiglieri Vincenzo Bucci e Roberto Colombo (Castello Cambia) sul servizio idrico integrato, il presidente del Consiglio Vincenzo Tofanelli si è visto costretto a sospendere la seduta. Acceso lo scontro tra il consigliere di maggioranza Luciano Tavernelli (Pd) e il capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini sul tema “Umbra Acque”.
La mozione di Bucci, sul disservizio che lo scorso 2 febbraio ha lasciato la città senz’acqua per ben 36 ore, ha fatto da sponda a proteste per difficoltà di comunicazione da parte dei cittadini con l’azienda (e il relativo sportello) e le tariffe esose.
Il capogruppo Pd Gaetano Zucchini ha chiesto di rinviare a dopo l’incontro con i vertici di Umbra Acque (che avverrà domani in commissione) la mozione di Castello Cambia, tra cui vi è la richiesta di un Consiglio comunale congiunto tra i 14 Comuni dell’Ati 1, aperto a tutta la cittadinanza.
“Speravo che la proposta eroica fosse quella di abolire Umbra Acque“ – ha ribattuto un ironico Sassolini, che ha rimarcato la proposta di “ridare il servizio in house. Occorre anche fissare da subito una quantità di consumo di acqua gratuito, sopra la soglia della quale pagare la bolletta. L’acqua è un bene primario di tutti e va garantito“.
Per Luciano Bacchetta, “Pensare di uscire da Umbra Acque è un elemento non praticabile, non ci sono le basi né le condizioni giuridiche”.
Tavernelli (Pd), in chiusura torna su Sassolini, per gli attacchi politici che quest’ultimo aveva scagliato contro il collega Zucchini. Ne nasce una bagarre.
Al presidente Tofanelli non resta che sospendere la seduta.
(Modificato alle 13.26)