Un quadro a tinte fosche quello tracciato questa mattina da Giuseppe Flamini, presidente di Confartigianato Imprese Terni.
Nell’ambito di una conferenza stampa tenutasi questa mattina presso la sala consiliare di Palazzo Spada, infatti, Flamini, insieme con il vicepresidente Mauro Franceschini ha presentato agli organi di stampa l’attuale situazione del mondo dell’artigianato e delle piccole imprese del territorio ternano, parlando di un panorama di “grande fragilità”.
Un sistema impositivo giudicato “non più sostenibile”, un’eccessiva burocratizzazione e gare d’appalto nelle cui commissioni giudicanti si troverebbero non raramente “soggettività discutibili”, stando alle parole di Flamini, peserebbero come macigni sulle spalle dei piccoli imprenditori.
Di qui l’appello lanciato alla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini affinché siano presto adottati provvedimenti volti a dare una boccata di ossigeno ad un settore “che deve essere riportato al centro della nostra economia”.
La ricetta di Confartigianato Terni è chiara: semplificazione delle procedure burocratiche e revisione del sistema delle gare di appalto. Provvedimenti questi, giudicati come necessari per rilanciare un settore “da dove può nascere il nuovo” come ha detto Franceschini e che in un momento in cui la disoccupazione giovanile è uno dei problemi più urgenti e pressanti per l’Italia, vanta un tasso di occupazione giovanile del 42% , ha spiegato ancora Franceschini.
Secondo Flamini e Franceschini, le piccole aziende ternane, essendo “per vocazione a chilometro zero, nel senso che assumono e lavorano sul territorio”, potrebbero avere un ruolo fondamentale anche nella digitalizzazione dei servizi, Franceschini ha parlato di “artigianato digitale”, nell’ambito dell’ambizioso progetto smart city, in cui Terni è coinvolta, per una gestione e una fruizione più moderna dei servizi fondamentali.
Confartigianato Terni “Artigiani pressati da fisco e burocrazia”
Franceschini "Dalla piccola impresa può nascere il nuovo"
Gio, 09/07/2015 - 15:05