Condannato a tre anni e due mesi per tentato omicidio : soddisfazione dell’avvocato difensore Fabio Ottaviani - Tuttoggi.info

Condannato a tre anni e due mesi per tentato omicidio : soddisfazione dell’avvocato difensore Fabio Ottaviani

Redazione

Condannato a tre anni e due mesi per tentato omicidio : soddisfazione dell’avvocato difensore Fabio Ottaviani

Dom, 01/06/2025 - 11:07

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Il giovane marocchino, che rischiava 14 anni di pena detentiva, è stato riconosciuto colpevole con rito abbreviato, condannato anche al risarcimento parziale per euro 20.000, nonostante la richiesta di 100.000,00 euro dalla parte civile ed è stato sottoposto all’espulsione dal territorio italiano


(Perugia) In una sentenza che evidenzia i principi di proporzionalità e rieducazione, il Tribunale di Perugia ha condannato a tre anni e due mesi di reclusione il 21enne marocchino accusato di aver tentato di uccidere, con due fendenti al torace, un giovane brasiliano davanti al McDonald di via Cortonese il 23 novembre 2024. La sentenza, pronunciata in rito abbreviato con riconoscimento di colpevolezza generico e riduzione della pena, prevede anche un risarcimento di 20 mila euro alla vittima e l’espulsione dell’imputato dal territorio italiano.

L’aggressione, secondo la ricostruzione degli inquirenti, si sarebbe consumata con due fendenti indirizzati al torace, in particolare verso il polmone sinistro, provocando un grave stato di tensione e paura tra i presenti. La vittima, che ha riportato ferite considerate serie, riceverà un risarcimento provvisionale di 20 mila euro, mentre la richiesta della pubblica accusa di una condanna a quattro anni di carcere è stata ridimensionata dal giudice, che ha accolto le argomentazioni della difesa.

Per l’imputato, attualmente in custodia domiciliare, la Procura aveva chiesto una pena superiore, mentre gli avvocati Lorenzo De Luca e Fabio Ottaviani, difensori del giovane, i quali avevano anche ottenuto i domiciliari per il giovane detenuto inizialmente presso il carcere di Terni, avevano sostenuto la tesi di un percorso umanitario e di rinnovamento, evidenziando la giovane età, l’incensuratezza e il sincero pentimento manifestato con scuse e il risarcimento parziale del danno.

La sentenza, oltre alla condanna, ha disposto anche l’espulsione dal territorio nazionale, con un termine di 90 giorni per la motivazione. La decisione del giudice ha suscitato commenti positivi da parte della difesa, che ha sottolineato come questa pronuncia rifletta i valori costituzionali di giustizia, proporzionalità e possibilità di reinserimento sociale.

L’avvocato Fabio Ottaviani, in merito alla sentenza, ha commentato:«Ci sentiamo di esprimere soddisfazione per una pronuncia che ha pienamente riconosciuto i principi costituzionali che guidano il nostro sistema penale, quelli che pongono come pilastri della giustizia la rieducazione e la proporzionalità della pena. La sentenza ha sposato appieno quanto richiesto dalla difesa, di guardare oltre al reato la persona. La difesa ha lavorato per far valere questi valori, evidenziando le particolarità del caso, tra cui la giovane età, l’incensuratezza e il sincero pentimento del giovane».

Il legale ha inoltre evidenziato come la decisione dimostri che la giustizia può essere equa e umana: «Offrendo una seconda possibilità a chi mostra di meritarla, si creano cittadini e non si distruggono le persone, consentendo anche a chi ha sbagliato di risollevarsi».

L’episodio si inserisce nel quadro di un sistema giudiziario che tenta di coniugare la punizione con il recupero sociale, valorizzando il diritto di ogni individuo a una seconda chance. La vittima, assistita dai propri legali, riceverà il risarcimento stabilito e potrà ricostruire la propria vita, mentre il giovane condannato dovrà affrontare le misure alternative alla pena detentiva e, infine, l’espulsione, segnando un importante passo nel percorso di giustizia e integrazione.

Gli Avvocati dell’imputato inoltre annunciano che, stante la pena comminata, per poter adire alle pene alternative alla detenzione, rinunceranno all’appello per beneficiare lo sconto ulteriore di pena pari a un sesto, stante lo sconto previsto dalla riforma cartabia per la scelta del rito adottato dalla difesa.

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