I nomi sottolineati col rosso erano quelli che dovevano entrare di sicuro. Poi c’erano i “gialli”. E poi i nomi indicati con il “bicolor”, quelli che potevano anche restare fuori. E ad ogni nome, vicino, era indicato lo sponsor che ne caldeggiava l’assunzione.
In uno dei file trovati nel materiale sequestrato dalla guardia di finanza c’era la graduatoria delle priorità sulla base dell’importanza della raccomandazione fatta. Con le priorità che, per non sbagliare, erano appunto indicate dai diversi colori, secondo lo schema ricostruito dagli inquirenti.
Ora, almeno sette candidati che sono rimasti esclusi dal quel concorso per infermieri, quelli evidentemente senza sponsor, secondo quanto ricostruito dal Messaggero hanno presentato ricorso al Tar. Voglionoil loro posto di lavoro, ritenendo di essere stati danneggiati dal sistema delle raccomandazioni.
I concorsi finiti nel mirino degli inquirenti, del resto, potrebbero essere annullati o le persone coinvolte raggiunte da provvedimenti disciplinari sulla base di quanto si appurerà nei processi o già prima, sulle evidenze emerse nelle indagini dell’inchiesta sulla Sanitopoli perugina.