La scuola primaria “I Tre Castelli” di Selci per la sezione “Presepe a Scuola” e l’associazione “Vivere in Corposano” per quella del “Presepe Tradizionale”. Queste le due realtà che hanno trionfato nella seconda edizione del concorso “Il Nostro Presepe”, inserito all’interno del ricco calendario degli eventi natalizi nel Comune di San Giustino.
Questa mattina (sabato 13 gennaio), nella sala giunta, si è svolta la cerimonia di premiazione: a tutti i partecipanti è stato dato un attestato, mentre ai vincitori delle due sezioni è stato consegnato anche un buono per l’acquisto di libri del valore di 150 euro.
Menzione speciale, fuori concorso, per il presepe vivente allestito nel parco di Castello Bufalini: per l’impegno profuso da tutti, oltre che per la grande professionalità e cura nell’allestimento sia a livello strutturale che scenico.
Nella commissione che ha visionato con attenzione tutti i vari presepi era inserito un rappresentante dell’amministrazione comunale di San Giustino, il parroco Don Filippo Milli, insieme all’artista Gino Pigolotti, e la signora Assunta Girelli che aveva pure il ruolo di presidente. “Abbiamo notato una cura molto attenta anche dei particolari – afferma la commissione – nei quali sono stati messi in luce messaggi chiave, soprattutto legati alla solidarietà. In ognuno è stato utilizzato un percorso differente e simbolismo vario e tutti avrebbero meritato un premio; inoltre, è stato tenuto conto anche l’aspetto legato alla eco sostenibilità”.
Queste le motivazioni che hanno spinto la commissione a scegliere i due vincitori della seconda edizione del concorso “Il Nostro Presepe”. Per la categoria “Presepe a Scuola”: “L’opera evidenzia una partecipazione attiva degli alunni che hanno dimostrato notevole manualità lavorando l’argilla sotto le indicazioni dei docenti ed è stata allestita in modo originale ed efficace”. Per la categoria “Presepe Tradizionale”: “E’ stato realizzato in modo tradizionale, ma con notevole lavoro da parte della comunità che ha restaurato e creato nuovi personaggi originali risalendo a circa cento anni fa”.