Comune Spoleto sotto “attacco”, tra interrogazioni e amnesie - Tuttoggi.info

Comune Spoleto sotto “attacco”, tra interrogazioni e amnesie

Carlo Ceraso

Comune Spoleto sotto “attacco”, tra interrogazioni e amnesie

Dopo la mozione di sfiducia all’assessore Laureti, arriva l’interrogazione M5S
Gio, 20/07/2017 - 08:32

Condividi su:


Il Comune di Spoleto è sotto “attacco” della minoranza in Consiglio comunale. L’opposizione ha infatti sferzato nel giro di pochi giorni alcuni ‘colpi’ all’indirizzo della Giunta Cardarelli che fanno ipotizzare che l’estate sarà a dir poco incandescente. Non bastassero già le temperature equatoriali.

Neanche il successo registrato dall’ultima edizione del Festival dei 2 Mondi è riuscito a placare gli animi. Anzi, un vero paradosso, più la città sembra uscire discretamente dalle ferite del terremoto, più sono partiti veleni e sgambetti. Portati con precisione singolare, degna del miglior orologiaio svizzero.


L’interrogazione grillina

L’ultima in ordine di tempo è l’interrogazione di 10 senatori del M5S, primo firmatario il ternano di origine spoletina Stefano Lucidi. Nell’atto ispettivo il parlamentare chiede al Ministro dell’Interno Marco Minniti e a quello per la Funzione Pubblica Marianna Madia se la carica di Sindaco di Spoleto è compatibile con quella di Presidente della Fondazione Festival alla luce della Legge Severino in materia di “inconferibilità e incompatibilità degli incarichi”. Buongiorno. Non fosse che la “Severino” è del 2013.

il post del Senatore Lucidi su FB

A dare la notizia è lo stesso parlamentare sulla propria pagina Facebook che vanta 6.589 followers a dispetto dei like che spesso non superano le due cifre. “Solo ed esclusivamente per amore della città di Spoleto e della manifestazione Festival dei 2 Mondi comunichiamo oggi la nostra interrogazione parlamentare” ha scritto in apertura lunedì scorso insieme alla consigliera comunale Elisa Bassetti.

Quasi a dimostrare un tocco di sensibilità nell’aver tenuto nascosta la notizia fino alla fine del Festival. L’interrogazione infatti era stata depositata al Senato il 29 giugno, alla vigilia dell’apertura della kermesse menottiana, e pubblicata nella stessa data sul sito parlamentare.

Il dubbio legislativo – scrivono Lucidi e Bassetti – sorge dal fatto che, sia il testo unico enti locali sia il DLGS 39/2013 raccontano e descrivono in effetti un potenziale conflitto. Tale decreto è successivo alla data di stipula dello Statuto della Fondazione Festival, il quale attribuisce al Comune di Spoleto il controllo diretto della Onlus…il decreto prevede anche opportune verifiche fatte dal responsabile del piano anticorruzione di ciascuna amministrazione pubblica, il quale dovrebbe comunicare all’Anac e alla Corte dei conti per l’accertamento di eventuali responsabilità”.

L’iniziativa non ha avuto molto successo, a vedere alcuni profili Facebook dove è stata invece salutata  come un attacco a quella “spoletinità” riconosciuta finalmente alla Fondazione proprio con la nomina di diritto alla presidenza del sindaco di turno.


Fondazione “siamo sereni”

L’interrogazione appare comunque debole. Dalla stessa Fondazione confermano che lo Statuto, approvato sotto la Giunta Benedetti nel 2012, l’anno prima della Legge Severino, è stato depositato alla Prefettura e che la gestione e tutti gli atti vengono controllati dalla Corte dei conti.

Non solo. Il conflitto, a quanto trapela, potrebbe esserci qualora la Fondazione fosse ente locale; ma quella del Festival, come sancisce anche l’Istat, ha caratura nazionale.

Un sicuro abbaglio sta nei poteri dell’Assemblea che, basta leggere lo Statuto, non entra in alcun modo nella gestione della manifestazione, derogata esclusivamente al board. C’è di più.

Lo stesso Cda vede solo il sindaco quale rappresentante del Comune. L’assemblea, recependo le indicazioni dello Statuto e con spirito leale, ha infatti approvato a suo tempo la nomina di Dario Pompili per la Fondazione CaRiSpo (vice presidente) e dei consiglieri  Corrado Augias per la Regione dell’Umbria, del professor Gianluca Brancadoro per la Banca Popolare di Spoleto e della compianta Carla Fendi per il Mibact (che a giorni dovrebbe indicare il successore della stilista).

In pratica uno per ogni socio fondatore del Festival. E che resteranno in carica fino a febbraio 2018, quando si tornerà al voto per il board.

La norma potrà anche non essere del tutto chiara, ma basterebbe guardare alle Fondazioni lirico sinfoniche per scoprire che la presidenza di queste spetta per legge al sindaco dei rispettivi Comune (la Petruzzelli di Bari, la Scala di Milano, la San Carlo di Napoli, la Fenice di Venezia o la Regio di Torino, solo per citarne alcune).

L’On. Boschi a Spoleto

Il sindaco di Spoleto, sentito al telefono da Tuttoggi liquida così l’iniziativa: “siamo sereni come Fondazione e lo sono personalmente perché chi mi conosce sa che non sono attaccato alla poltrona. Bene che i Ministri interessati chiariscano i dubbi del senatore. Ciò detto, mi dispiace che Lucidi abbia voluto rovinare il day after del Festival, quello che ha registrato il più alto successo degli ultimi 15-18 anni. Una edizione straordinaria, riconosciuta anche ai più alti livelli del Governo, come il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi. Fino ad ora il senatore Lucidi rischia di essere ricordato più per le evoluzioni fatte quale musicista di una band che aprì anni fa un concerto degli Stadio, che per la sua iniziativa parlamentare in favore di questo territorio”.


Mozione di sfiducia 

Ancor più singolare la mozione di sfiducia dell’intera minoranza, a eccezione della grillina Bassetti, nei confronti dell’assessore Camilla Laureti. Non solo per il tempismo con cui il relativo comunicato stampa è arrivato alle redazioni, nel bel mezzo della conferenza di bilancio della seconda settimana del Festival e con la città piena di giornalisti nazionali e stranieri.

L’assessore alla Cultura Laureti con il sindaco

Presentata, a detta dei consiglieri, il 15 giugno, la mozione risulta però protocollata in Comune il 27 giugno. Perché abbiano atteso poi il 5 luglio per comunicarla ai giornali non sembra più neanche un mistero. Ma le date sono importanti anche per inquadrare i “motivi” della mozione, la quale sembra pagare più lo scotto del cognome (la famiglia Laureti, stimata a livello locale e regionale, vanta 2 sindaci di Spoleto in quota alla sinistra) e ancor più un dinamismo e una efficienza che non si ricordava da anni. Quanto meno da offuscare l’azione amministrativa di predecessori del calibro del compianto Cerami o di Pressburgher.

Al neo assessore, nominato neanche 8 mesi fa, gli 11 consiglieri di Pd, Gruppo misto, F.I. e L2M imputano la mancata realizzazione di due eventi come il Torneo dei Castelli e di Vini nel mondo.

Il primo non pervenuto da una quindici di anni almeno, e che si sarebbe dovuto tenere (non è dato sapere chi altri ne fosse a conoscenza) lo scorso 7 maggio.

Vini nel Mondo invece, auspicato dagli organizzatori per il ponte dello scorso 2 giugno ma annullato, a detta delle istituzioni, per le pretese economiche degli organizzatori. Non sostenibili dalle casse del Comune e della Regione.

Che il glorioso evento si sia spento negli ultimi anni – specie dopo che mamma-Stato ha chiuso i cordoni della borsa che fino a quel momento avevano registrato importi a 6 cifre – è un dato di fatto.

Un campanello di allarme c’era però stato con lo stop del 2012, quando alla guida del Comune c’era proprio il pd ma, soprattutto, il ‘buco di bilancio’ non aveva preso ancora forma.


L’amnesia marziana

Ma è sul rinnovo del contratto al direttore artistico di Palazzo Collicola, Gianluca Marziani che, specie i democratici Capitani, Erbaioli, Lisci, Martellini, Rossi e Zampa, sembrano avere la memoria corta. Una amnesia marziana.

Perché il primo contratto al direttore fu firmato nel giugno 2012 quando Rossi era vice sindaco in Comune e segretario delPD locale, Lisci e Martellini presidente e vice del Consiglio comunale, Capitani e Zampa membri di diritto della segreteria quali consiglieri provinciali.

Nessuno accennò la minima critica alla scelta operata dall’assessore Cerami e approvata dal sindaco Benedetti.

Il Direttore Marziani al centro

Queste stesse colonne furono critiche con la scelta poco condivisa e per certi aspetti rivoluzionaria operata con Marziani, ma è oggettivo riconoscere, dati alla mano, che Palazzo Collicola ha registrato nel tempo numeri in aumento. Marziani, con le risorse a disposizione, è riuscito a mantenere vivo il Museo nel segno dell’arte contemporanea. Riuscendo ad organizzare anche eventi di grande impatto sociale come gli ultimi convegni dedicati al tema del terremoto con ospiti del calibro dell’architetto Boeri.

I membri del piddì sono comunque in buona compagnia dei 3 colleghi del Gruppo misto (Dominici, Morelli e Saidi) che qualche ora dopo la mozione hanno piazzato una lunga nota stampa rivolgendo ben 11 domande al primo cittadino.

Una di queste specialmente ha mandato su tutte le furie i membri della Commissione cultura, chiamata in causa dalla terna consiliare. Leggiamo il quesito: “Perché per il rinnovo del Direttore artistico del Festival dei due Mondi il Sindaco  ha disatteso  la proposta  fatta dai componenti della commissione cultura?”.

A quanto trapela la Commissione, che Giampaolo Emili (L2M) avrebbe riunito 3-4 volte in tre anni, non ha avanzato alcuna proposta al sindaco. “E’ vero che nel 2016 c’è chi ha discusso di lanciare un concorso internazionale per scegliere il direttore artistico” dicono i consiglieri che sostengono la Giunta Cardarelli “ma è stata solo una discussione, dove sono venuti fuori orientamenti favorevoli e contrari. L’opposizione non può dire simili bugie, non fosse che non siamo stati più riuniti e non c’è alcuna delibera. Al prossimo consiglio comunale questa cosa andrà chiarita”.


Veleni, veleni

Contattato da Tuttoggi, l’assessore Laureti ha preferito non commentare il momento politico. “E’ mio dovere rispondere nelle sedi opportune e lo farò alla prima occasione utile” dice al telefono “mi dispiace solo per questo dispendio di energie che non fa bene alla Città; per quel che mi riguarda vado avanti come il primo giorno”.

Alla Laureti sono arrivati da più parti messaggi di solidarietà, anche dai vertici regionali del Pd. Ma altri veleni sembrano in arrivo: nel mirino la recente nomina a vice sindaco di Frascati del dirigente finanziario Claudio Gori, ma, ancor più clamorosa, la critica di alcuni esponenti del piddì locale per la partecipazione della Presidente della Regione Catiuscia Marini alla “Carta di Spoleto”, agenda creata per cercare di togliere la città del festival dall’isolamento delle infrastrutture viarie. Dall’entourage della Marini fanno sapere che la governatrice “deve fare le cose che servono ai cittadini dell’Umbria e non boicottare le amministrazioni perché il Pd è all’opposizione”. Non fosse, dicono i maligni, che c’è più piddì in Giunta che sui banchi del consiglio.


Consiglio incandescente

Le premesse quindi per un Consiglio degno di un altoforno, ci sono tutte. Il presidente del consiglio Panfili sta valutando in queste ore la data del prossimo.

Che dovrà avvenire necessariamente entro fine luglio,  termine ultimo per approvare l’assestamento di bilancio. Su questo la maggioranza che sostiene Cardarelli non può dirsi del tutto tranquilla. E non solo per gli attacchi della opposizione.

Le recenti intemperanze del consigliere Stefano Proietti, a più riprese tirato per la giacchetta dalla minoranza, e alcuni dissapori in Giunta, potrebbero anche far vacillare il governo cittadino che può ormai contare su un solo voto di scarto.

Troppo poco per continuare in maniera serena l’azione amministrativa.

Anche se, c’è da scommetterci, ognuno sarebbe disposto a giurare che “è solo per amore della città”.

© Riproduzione riservata

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community
necrologi_spoleto

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!