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Comune, niente giochi (in tutti i sensi)

Redazione

Comune, niente giochi (in tutti i sensi)

Passa all'unanimità la stretta su azzardo e slot machine: nuovi orari, divieto in centro, nei locali comunali e alle stazioni di Fontivegge e Ponte San Giovanni
Lun, 26/11/2018 - 21:41

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Questa volta non ci sono stati giochini e trappole all’interno della maggioranza ed il Consiglio comunale ha così potuto approvare all’unanimità la preconsiliare con cui si modifica il regolamento comunale per i giochi leciti: Perugia diventa una città “no slot”. Non perché lo slot machine siano completamente abolite (né si potrebbe farlo), ma perché si cerca di limitarne al massimo la diffusione, nei luoghi e negli orari.

Tra le novità più rilevanti, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della dipendenza dal gioco d’azzardo, è stato previsto (art. 8) il divieto assoluto di installazione degli apparecchi da gioco anche in tutti i locali, spazi ed impianti di proprietà dell’Ente, oltre che in luoghi di cura, istituti scolastici, sedi e strutture universitarie, pertinenze di luoghi di culto. Nel successivo articolo 10, inoltre, nel ribadire il divieto di apertura di sale giochi a meno di 500 metri da scuole, luoghi di culto, centri di vario tipo frequentati da giovani, è stata aggiunta, quale ulteriore luogo sensibile, la stazione ferroviaria Perugia – Fontivegge (Piazza Vittorio Veneto), in relazione al considerevole afflusso di utenti di ogni età nell’arco della giornata e alle esigenze specifiche di tutela della sicurezza urbana dell’area. A questa, su proposta della consigliera Rosetti, è stata aggiunta come area interdetta quella della stazione di Ponte San Giovanni.

E’ fatta salva, in ogni caso, la possibilità per la Giunta, con proprio provvedimento motivato, di individuare ulteriori luoghi sensibili tutelati ai sensi dell’articolo 10, tenuto conto dell’impatto dell’attività di gioco sul contesto urbano e sulla sicurezza di aree specifiche nonché di eventuali problematiche di viabilità, inquinamento acustico e disturbo alla quiete pubblica. E’ fatto, inoltre, divieto di apertura di sale giochi nel centro storico della città.

Dal punto di vista tecnico, nel regolamento sono stati attuati i principi relativi alla semplificazione delle procedure amministrative di autorizzazione previsti dalla normativa nazionale (legge finanziaria 2006, legge di stabilità 2013 e decreto del Ministero dell’economia e finanze del 2011).

Per ciò che concerne la legge regionale del 2014, oltre alle distanze ed al tema dei luoghi sensibili di cui già si è detto, è stata recepita nel regolamento (art. 14) la nuova disciplina in tema di orari delle sale giochi. La fascia oraria ordinaria di attività delle sale giochi è fissata dalle ore 10.00 alle ore 01.00 del giorno successivo, mentre per il funzionamento di giochi all’interno di altre attività l’orario è fissato dalle 10 alle 24. E’ previsto, comunque, che il Sindaco con propria ordinanza possa limitare l’orario di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro eventualmente installati all’interno delle sale giochi, per esigenze di tutela della salute e della quiete pubblica. Si demanda, inoltre, al sindaco di fissare gli orari  della attività di raccolta scommesse e delle sale VLT e delle sale bingo, cioè di quegli esercizi dediti al gioco autorizzati dalla Questura.

Aprendo il dibattito Bistocchi ha stigmatizzato il comportamento del gruppo di Fdi reo – a suo dire – di aver fatto saltare la scorsa settimana l’approvazione dell’importante pratica. Si tratta – ha continuato – di un tema di cui il Consiglio comunale si è occupato molto anche grazie alle iniziative messe in campo dal Pd specie per ciò che concerne la vicenda di Porta Pesa. Lì, in virtù di una mobilitazione generale, è stato possibile scongiurare l’apertura di una sala scommesse a pochi metri dalle scuole. La capogruppo ha riferito che molti hanno cercato di far passare una sorta di diversificazione tra le sale giochi e le sale scommesse; per fortuna tuttavia, proprio su proposta del pd, è stata accolta l’equiparazione tra le due fattispecie con conseguente tutela a 360 gradi della collettività contro il gioco d’azzardo.

Maggioranza e opposizione hanno evidenziato l’importanza dei controlli: in assenza di verifiche e di adeguate sanzioni per le violazioni, tutto il sistema rischia di essere poco credibile, dando l’impressione di favorire i comportamenti sleali. Proprio in questa direzione Rosetti ha ricordato di aver formulato in I commissione una proposta: si tratta di protocolli d’intesa con i Monopoli di Stato per poter acquisire i dati sull’utilizzo delle slot/macchinette che, necessariamente, arrivano in tempo reale per via telematica. Ciò al fine di accertare (tramite la tracciabilità) se gli orari consentiti per l’utilizzo delle stesse vengono rispettati o meno.

L’assessore Cristiana Casaioli ha manifestato soddisfazione per la condivisione unanime che il regolamento ha ricevuto in Commissione e Consiglio, a conferma dell’ottimo lavoro che su questo tema è stato fatto. “La città di Perugia – ha commentato l’assessore – può a tutto diritto qualificarsi come città no-slot”. Quanto al divieto relativo alla stazione ferroviaria Perugia – Fontivegge (Piazza Vittorio Veneto), Casaioli ha spiegato che questo è stata voluto “in relazione al considerevole afflusso di utenti di ogni età nell’arco della giornata e alle esigenze specifiche di tutela della sicurezza urbana dell’area. Riteniamo, infatti, che questa sia un’area particolarmente delicata che richiede un’attenzione specifica ed una progettualità mirata che, non a caso, è già in corso dall’inizio del mandato”.

L’assessore ha altresì chiarito che nel regolamento si è provveduto in maniera definitiva a recepire la normativa sugli orari di apertura e chiusura delle sale giochi, sale scommesse e vlt al fine di fissare regole certe che favoriranno i controlli e le sanzioni nei confronti dei comportamenti scorretti. Il passo successivo – ha concluso Casaioli – dopo l’approvazione del regolamento sarà potenziare i controlli per rendere efficaci le regole fissate.

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