Il bando del Comune prevedeva l’assunzione di un geometra, ma ad essere assunto alla fine è stata una persona che quel tipo di diploma non ce l’ha. Per questo la Procura di Spoleto ha chiuso le indagini su 4 persone: il lavoratore comunale che non avrebbe i titoli ed i tre membri della commissione giudicatrice del concorso. I reati contestati sono abuso d’ufficio e falso.
I fatti riguardano il Comune di Monteleone di Spoleto per un concorso previsto alla fine del 2017 per assumere 2 lavoratori per l’ufficio tecnico, categoria C. Il bando prevedeva il possesso del diploma di geometra. Ma degli assunti al termine della selezione, uno non aveva tale titolo di studio.
A denunciare i fatti è la Lega, che evidenzia anche come “tale soggetto, pur non avendone diritto, ha firmato 4 determine”. Il lavoratore comunale neo assunto deve rispondere anche del reato di esercizio abusivo della professione. Ma ora sarà il processo a chiarire la regolarità o meno del concorso.
“I reati ascritti agli imputati (segretario comunale, membri dello staff del sindaco e il soggetto assunto) sono di indubbia gravità – attacca la Lega – e le condotte contestate rappresentano un grave danno di immagine per il comune e i suoi onesti cittadini. La gestione personalistica del potere rappresenta l’ultimo baluardo di una amministrazione allo sbando, autoreferenziale e ormai arrivata al capolinea. A seguito di questo ennesimo scandalo che ha colpito l’amministrazione di Monteleone di Spoleto invitiamo il sindaco Angelini a dimettersi dal suo incarico”.
Il Carroccio, quindi, punta il dito sul primo cittadino Marisa Angelini, che non è indagata nel concorso, ma che è al centro di un’altra inchiesta insieme ad altre due persone. Le viene contestata infatti l’accusa di falso in merito alla riduzione del punteggio di valutazione nei confronti di un altro dipendente del Comune di Monteleone che aveva comportato (tre anni fa) la riduzione dell’indennità a suo carico.