La III Commissione consiliare Urbanistica ha approvato, con 9 voti a favore e 5 contrari la preconsiliare 4 del 5 settembre scorso, relativa al piano attuativo, in variante al Prg, localizzato a Pian di Massiano. Lo stesso era stato già adottato dal consiglio comunale l’8 aprile 2019.
Il progetto di sistemazione urbanistica interessa un’area classificata dal vigente Prg tra le zone a “servizi generali – Sg” e “parcheggio privato – P” ed, in minima parte, fascia di igiene ambientale (attualmente occupata da volumetrie con destinazione ad uffici privati ed autorimessa automezzi). Il piano attuativo adottato prevede la modifica della destinazione d’uso ammessa nel Prg per la zona “Sg” di Pian di Massiano e la realizzazione, attraverso il recupero dell’immobile esistente, di due edifici a destinazione commerciale e direzionale/artigianale. Contestualmente al piano attuativo è stata approvata anche la variante urbanistica relativa alla classificazione dell’area, di proprietà dei richiedenti, tra le zone a servizi di interesse privato “Spr” con destinazioni d’uso commerciale (per 2.995 mq, di cui 2290 destinati alla vendita), ristorazione (465 mq) e attività direzionale/artigianale (1.192 mq). Al progetto sono stati dati pareri favorevoli sia dalla Asl che dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, mentre non sono pervenute osservazioni nel periodo di pubblicazione successiva all’adozione.
Il piano attuativo si è reso necessario perché si prevede, da un lato, la delocalizzazione dell’attività attualmente svolta a Pian di Massiano, nella più idonea zona industriale di Sant’Andrea delle Fratte e, dall’altro, la riqualificazione dell’area stessa, con un utilizzo, a livello volumetrico, inferiore all’esistente.
Secondo l’esecutivo si tratta di un’operazione che rappresenta una soluzione in linea con l’andamento del tessuto urbano, offrendo un’alternativa all’abbandono e al degrado dell’area.
Per contro, le opposizioni hanno sottolineato la mancanza di una visione di futuro della città da parte dell’amministrazione, sorda – a loro avviso- rispetto alle osservazioni dei perugini, che, sempre secondo le opposizioni, hanno bisogno non di centri commerciali ma di centri di socialità e incontro.
I consiglieri di maggioranza hanno, invece, sostenuto la bontà del progetto sia da un punto di vista della sicurezza cittadina, perché va a riqualificare un luogo degradato, sia dal punto di vista della socialità, trattandosi di un centro commerciale di medie dimensioni, e della sostenibilità economica. Peraltro, è stato sottolineato che non si tratta di una nuova attività, ma dello spostamento di un supermercato già esistente a poca distanza dall’area.