Colussi e dipendenti trovano l’accordo per il premio di produzione, turnazioni e commissioni per esaminare la formazione del personale e l’aumento della copertura di diverse postazioni del singolo lavoratore. Dopo una due giorni di sciopero poco prima di Natale, lo stato di agitazione durato un paio di settimane e oltre un mese di trattative tra azienda e rsu, l’ipotesi di accordo emersa nei giorni scorsi passa con 213 sì e 82 no (più 2 schede bianche e quattro nulle; in totale 301 votanti su 441 aventi diritto.
L’accordo, che vale dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2021, prevede in particolare 600 euro di “premio produzione”, più 200 per l’assiduità ed eventuali 100 se iscritti – entro il 31 dicembre scorso – al fondo pensionistico integrativo. Tale importo verrà versato, ai lavoratori che abbiano acquisito l’anzianità minima di servizio, entro giugno 2019, “in via straordinaria e non ripetibile”. Confermate anche le quattro settimane di turnazioni stabili “per migliorare le problematiche dell’organizzazione del lavoro” e l’istituzione di commissioni per esaminare non solo la formazione del personale e la copertura di diverse postazioni da parte del singolo lavoratore, ma anche “l’andamento dei parametri dei premi per obiettivi; andamento del processo di efficientamento dell’organizzazione del lavoro, compresa la turnazione”.
Inoltre, l’accordo prevede un “parametro sito” con un moltiplicatore a salire per calcolare l’assiduità della prestazione lavorativa e arrivare alla riduzione della percentuale di assenteismo individuale; per “assenza dal lavoro”, si intende malattia (con l’esclusione del ricovero ospedaliero e relativa convalescenza, day hospital incluso, che – tramite la condivisione di un apposito modulo – non saranno ovviamente conteggiate), sospensione disciplinare, aspettativa non sindacale, permessi non retribuiti e assenza non giustificata.