La segretaria del Pd chiede uno slancio e più coraggio per il futuro: "In questo secondo mandato c'è la possibilità e la volontà di dare un contributo maggiormente incisivo"
Un’intervista per mettere i trattini sulle t e i puntini sulle i e per pungolare l’azione amministrativa che sembra più concentrata sulle emergenze che sul lungo periodo. A sei mesi dall’insediamento e dopo una campagna elettorale da candidata alle politiche 2022, la segretaria del Pd Claudia Ciombolini ha scelto Tuttoggi.info per un’intervista a 360° sulle linee guida del suo mandato (“Far contare il PD molto più di quanto è stato considerato fino ad oggi“), l’azione amministrativa del Proietti bis (“urgente avere un’agenda di priorità, rincorrere le emergenze del momento“), ma anche uno sguardo al futuro.
Claudia Ciombolini, a giugno 2022 è stata eletta segretaria del Pd: quali sono le linee guida del suo mandato?
Far contare il PD molto più di quanto è stato considerato fino ad oggi. L’idea che anima la mia Segreteria e il direttivo è quella di rimettere al centro la politica a tutti i livelli. Per anni i partiti sono stati schiacciati solo su consenso e problemi di amministrazione, ma un partito è tale se ha una sua progettualità, una sua visione di sviluppo e soprattutto è composto da una comunità che gli fa conoscere i bisogni della popolazione e che a sua volta anche nel partito cresce socialmente e culturalmente. Per questo ripartiremo dalle persone e dal legame con il tessuto cittadino per costruire il futuro di Assisi.
Da sei anni il Partito Democratico è alla guida di Assisi: può fare un bilancio?
Alla guida? Non mi sembra il termine più calzante. Facciamo lealmente parte di una maggioranza eterogenea che ha riportato il centro-sinistra alla vittoria nel lontano 2016 e che ha fatto molto per questa città. Essere in una maggioranza come la nostra pone la guida nelle mani salde della nostra Sindaca, cui spetta l’onore e l’onere di garantire che il programmare e l’agire dell’amministrazione siano frutto del rispetto del minimo comun denominatore che tiene unite forze di maggioranza, permettendo di mantenere l’equilibrio. Dal canto mio ho la fortuna di avere un gruppo consiliare solido guidato da un Capogruppo, Paolo Lupattelli, competente e politicamente maturo. Abbiamo quindi la possibilità e la volontà di dare un contributo maggiormente incisivo in questo secondo mandato che dopo un primo anno abbastanza statico deve ora decollare.
Qual è la visione del futuro per la città?
Se penso alle future generazioni ritengo centrale uno sviluppo rispettoso del territorio e del suo ruolo sociale e culturale. Vedo un fermento dei cittadini cui deve corrispondere un’amministrazione visionaria che favorisca l’aggregazione delle migliori realtà locali, mi viene ad esempio in mente l’interessante progetto della Piana di Assisi, e che permetta anche ad ogni comunità delle nostre frazioni di non sentirsi ancella delle altre. La visione di medio termine è quella condivisa, nei valori e nei temi, della campagna elettorale. Anche alla luce degli ultimi enormi sconvolgimenti mondiali, per il futuro è urgente avere un’agenda di priorità, una road map ed un timing: condividere, comunicare e poi fare le cose irrinunciabili. Di sicuro senza rincorrere le emergenze del momento e farsi dettare da esse l’agenda. Al primo posto per il PD di Assisi ci sono il sociale, affinché nessuno resti indietro o si possa sentire solo, e soprattutto la scuola. Non intendo solo nella classica accezione locale di investimento nella sicurezza e all’ammodernamento degli edifici, ma faccio riferimento a progetti di strutture che sappiano essere fulcro della vita cittadina, intorno a cui possano gravitare molti progetti sociali e culturali. Aver investito grazie al PNRR in tre asili nido, segmento di scuola che permette di poter sviluppare le competenze relazionali tra pari fin da piccoli e garantire la conciliazione vita lavoro, è solo l’inizio di un percorso.
Se si tornasse a votare a breve su quali temi concentrereste la vostra attenzione?
Vorremmo canalizzare ancora di più l’attenzione sul bisogno di servizi dei cittadini. Siamo una città a suo modo complessa, che deve garantire il delicato equilibrio dei suoi plurimi centri: in primis garantendo accesso ai servizi all’infanzia, assistenza ai fragili, sport, mobilità e centri di aggregazione, senza mai dimenticare le giuste esigenze dei nostri operatori economici, cui dobbiamo garantire snellezza e sicurezza di procedure. In particolare voglio sottolineare che non possiamo permetterci che lavoro povero, scarsità di mezzi e disuguaglianza sociale minimo la tenuta delle nostre comunità. A livello nazionale – conclude Claudia Ciombolini – il partito sta attraversando una fase delicata e complessa, ma a livello regionale e comunale abbiamo le idee abbastanza chiare su cosa dobbiamo fare: dobbiamo garantire lo sviluppo sostenibile delle nostre comunità, favorendo le eccellenze e lottando contro la povertà. Dobbiamo permettere ai cittadini di realizzarsi anche quando il loro punto di partenza non è affatto favorevole per non disperdere il potenziale di ognuno. La creazione di asili nido comunali va in questa direzione, così come la visione delle scuole come fulcro della vita cittadina.