Ale. Chi. – Si è tenuta stamattina presso il Tribunale di Arezzo l'udienza preliminare per la vicenda del cuoco di Città di Castello, accusato di aver usato violenza sessuale su un suo dipendente. Il ristoratore di 47 anni, proprietario di un locale a Sansepolcro, avrebbe infatti minacciato di licenziare il suo cuoco 22enne, anche lui del capoluogo tifernate, se non avesse acconsentito a ricevere ripetuti palpeggiamenti e avances di natura sessuale. Il ragazzo, peraltro a nero, si sarebbe visto anche ridotto il compenso orario, fino a quando, al limite della sopportazione, avrebbe chiesto aiuto alle forze dell'ordine.
Il pm Julia Maggiore ha chiesto il rinvio a giudizio per il ristoratore tifernate, mentre gli avvocati difensori hanno scelto il rito abbreviato, che hanno concesso al 47enne di avere uno sconto. Il tribunale si è pronunciato per una pena di un anno e otto mesi di reclusione, con sospensione della pena.
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