Città di Castello, Fondazione Burri: "il centenario della nascita opportunità di lancio per tutti" - Tuttoggi.info

Città di Castello, Fondazione Burri: “il centenario della nascita opportunità di lancio per tutti”

Redazione

Città di Castello, Fondazione Burri: “il centenario della nascita opportunità di lancio per tutti”

Mer, 28/11/2012 - 14:46

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Con una interrogazione alla Giunta regionale, il capogruppo dell'Idv Oliviero Dottorini chiede di conosce le modalità di gestione della Fondazione Burri, le iniziative previste per la ricorrenza nel 2015 della nascita del Maestro e le intenzioni riguardo alla proposta avanzata dall’associazione Architetti nell’Altotevere di un concorso internazionale di idee per la realizzazione di Piazza Burri.

“L’atto di generosità che Burri ha voluto riservare alla sua città deve essere tutelato e promosso affinché non si disperda e trovi invece la valorizzazione che merita. Tante questioni rimangono aperte: dalle modalità di gestione della Fondazione Burri fino alle iniziative per la ricorrenza del centenario della nascita del maestro e all’apertura di un concorso internazionale di progettazione per Piazza Burri. Sarebbe imperdonabile se Città di Castello e l’Umbria si lasciassero sfuggire anche questa opportunità di rilancio e modernizzazione”. Oliviero Dottorini, capogruppo Idv in Consiglio regionale, presenta con queste parole l’interrogazione con cui chiede alla Giunta regionale di conoscere le modalità di gestione della Fondazione Burri, le iniziative previste per la ricorrenza nel 2015 della nascita del Maestro e le intenzioni riguardo alla proposta avanzata dall’associazione Architetti nell’Altotevere di un concorso internazionale di idee per la realizzazione di Piazza Burri.
“Alberto Burri – afferma Dottorini – è ormai parte a pieno titolo della storia dell'arte internazionale. Avrebbe potuto lasciare le sue opere a qualsiasi museo internazionale, da New York a Los Angeles, da Londra a Parigi. Se ha voluto donare la sua opera e realizzare due musei proprio a Città di Castello, è stato per connotare l’origine sua e del suo impegno artistico. Grava quindi sulla città una responsabilità grande, che dovrà essere interpretata con altrettanta generosità, sapendo individuare modalità di valorizzazione adeguate e facendo in modo che l’artista diventi patrimonio di tutti, non solo di una ristretta cerchia di adepti. C’è un’esigenza di trasparenza e apertura della struttura chiamata a tutelare l’immagine e il diritto d’autore del Maestro, che deve essere accompagnata da una progettualità ambiziosa. Altrimenti ci domandiamo quali ricadute potrà avere sul tessuto culturale, sociale ed economico il centenario che verrà celebrato nel 2015. Pensare ad una piazza dedicata a Burri – prosegue – con una architettura da lui disegnata, senza coinvolgere professionisti in un concorso internazionale, è una mancanza di rispetto verso le volontà dello stesso Burri. Così come potrebbe essere molto rischioso gestire il suo patrimonio artistico senza avere chiare le linee guida sulle scelte di fondo: a quali esposizioni partecipare, quali collaborazioni artistiche mettere in campo, cosa fare per difendere l'opera dell'artista dal mercato dei falsi. E’ necessario lavorare per documentare sempre di più l'attività del Maestro, aprire la strada per lanciare giovani artisti e giovani studiosi. In questo contesto anche il Centro di documentazione sull'arte contemporanea, che pure è da considerare come un progetto importante, rischia di limitarsi al solo recupero di Palazzo Vitelli, se non lo si dota di una guida scientifica e di una strategia di sviluppo”.
“Per questo – conclude Dottorini – è necessario che la Regione richieda alla stessa Fondazione Burri una relazione da trasmettere al Consiglio regionale in cui si renda conto dell’attività svolta, in base a quali criteri e con quali modalità. Non dobbiamo dimenticarci che stiamo parlando di uno dei più grandi protagonisti del ventesimo secolo: Città di Castello e l'Umbria devono avvertire l'urgenza di una gratitudine che deve esprimersi con generosità e capacità progettuale”.

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