È stato Città di Castello il primo comune dell’Umbria a firmare (questa mattina, venerdì 21 giugno) l’accordo con i sindacati sul bilancio 2013, “una manovra economica al servizio di famiglie e imprese, colpite dalla crisi” la definiscono il sindaco tifernate Luciano Bacchetta e l’assessore al Bilancio Mauro Acherigi, elencando le priorità: “mantenimento della rete di protezione esistente, con un incremento di centomila euro del Fondo sociale e 60 mila euro per le imprese; attivazione di risorse proprie a contrasto delle povertà incipienti e congiunturali; invarianza tariffaria, calcolata al netto delle proiezioni relative alla Tares, il cui impatto sui contribuenti è stato sospeso e rinviato al 2014; sostegno agli investimenti per 2.500.000,00 di euro nei Lavori Pubblici, nella riqualificazione del centro storico attraverso il progetto 'Città di Castello, città di Burri' e nel Centro di arte contemporanea”. L’accordo porta la firma di Alessandro Piergentili per Cgil, Mario Rossetti, Adamo Sollevanti, Teresa Zangarelli per Spi Cgil, Antonello Paccavia per Cisl, Silio Pascolini, Alessandro Mencaccini, Corrado Campanelli per Fnp Cisl, Piergiovanni Egidi per Uil e Uilp. “Il bilancio presenta punti qualificanti in relazione alla salvaguardia dei servizi sociali e all’articolato sistema di agevolazioni ed esenzioni che non fanno dell’equità un mero fatto di numeri ma di sostanza” dichiarano i sindacati “Non avere debiti con i fornitori privati grazie al rispetto del Patto di stabilità e non avere pregressi nella spesa corrente è un elemento di stimolo per il tessuto produttivo in forte carenza di liquidità. Auspichiamo che il cantiere per la piastra logistica, l’annuncio di strutture commerciali ad alto tasso di occupazione e due milioni e mezzo di investimenti diretti del Comune riescano a fungere da volano per l’economia locale”. Oggetto di un confronto rimandato a settembre per la mancanza di indicazioni precise saranno l’applicazione dell’Irpef, su cui l’Amministrazione valuterà i margini di una riduzione o rimodulazione e il futuro delle partecipate.
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