Nel pomeriggio di ieri 14 gennaio i militari della Stazione di Tavernelle, intorno alle 15.00, nella località Montali di Panicale, nel corso di un normale servizio di controllo hanno individuato fermo ai limiti di una casa privata, un furgone con targa straniera (bulgara) che, la mattina, era stato segnalato aggirarsi in modo sospetto nel centro abitato di Città della Pieve. Una volta avvicinatisi al furgone, i militari si sono accorti della presenza di due persone, che avvicinandosi subito alla pattuglia raccontavano del veicolo con problemi al motore, motivo per cui si erano avvicinati all’abitazione per poter chiedere aiuto. Purtroppo per i due la storiella non ha retto, sia perché il furgone era già oggetto di segnalazione, sia perché i Carabinieri di Tavernelle sapevano che la casa, abitazione di villeggiatura di un professore romano, non era attualmente abitata. Ma soprattutto, ciò che ha giocato a sfavore dei due giovani di nazionalità rumena, è stato il fatto che nel giardino della casa, ci fosse una considerevole quantità di calate in rame (valore commerciale pari a circa 4mila euro), già smontate, accatastate e pronte per essere caricate sul mezzo.
Ad aggravare ancora di più la posizione dei due soggetti, provenienti da Roma, è stata la perquisizione del furgone nel quale è stato ritrovato un ulteriore carico di circa 60 kg. di rame, per un valore di 700 euro, che era stato rubato nella mattinata a Città della Pieve.
A questo punto, ai polsi di B. I., 25enne rumeno e di N. M., anch’egli rumeno, classe 1987, entrambi domiciliati presso un campo nomadi della capitale, sono scattate le manette.
Dagli ulteriori accertamenti, eseguiti successivamente presso la caserma di Tavernelle, è emerso che i due, nonostante la giovane età, erano già gravati da numerosi precedenti specifici. Gli arrestati hanno trascorso la notte appena passata dietro le sbarre delle camere di sicurezza della caserma di Città della Pieve, in attesa del rito direttissimo, che sarà celebrato in mattinata.