Non hanno avuto fretta gli agenti della mobile guidati da Marco Chiacchiera, hanno capito che tutta quella serie di sequestri di singole dosi di cocaina e delle denunce dei relativi assuntori potevano portare a qualcosa di più grosso e così è stato. Tutto si concretizzato nella giornata di ieri con l'arresto di tre cittadini albanesi e la chiusura del bar di via Mentana gestito da uno di questi: il boss.
Il bar quartier generale dello spaccio. Quando uno dei clienti col “vizio” della coca ha spiegato la tecnica con cui accordarsi per l'appuntamento e la relativa cessione della dose il pm Mario Formisano ha dato l'ok per le intercettazioni. La scheda sim legata al numero contattato dagli habitué è stata messa sotto controllo. Sono stati raccolti elementi sufficienti per far partire l'ordine di arresto e la relativa ordinanza di chiusura del bar, individuato proprio come il quartier generale dello spaccio.
Arresto per il boss e i suoi manovali. Un'indagine durata diversi mesi, fatta di appostamenti e relativi fermi dei clienti. Da settembre ad oggi sono state circa 50 le dosi di cocaina sequestrate e messe a verbale per permettere di arrivare ai “pesci grossi”. Così quando è scattato l'arresto in manette ci sono finiti in tre, quello individuato come il capo, un cittadino albanese gestore del bar della via perugina e i suoi due “manovali”, i pusher che praticamente si occupavano della vendita. Ma l'indagine continua, la mobile è certa di poter individuare ancora qualche soggetto affiliato al giro.