“Cari ragazzi, l’incontro che ho avuto con voi è stato davvero bello. Mi ha colpito il vostro desiderio di dare un senso alla vostra vita. Ho sentito il vostro bisogno di una gioia vera. Ho costatato con quanto impegno vi siete dedicati a fare un percorso di scoperta di Gesù. Ho anche apprezzato che i più grandi tra voi hanno dato un contributo ai più piccoli, aiutando il parroco e i frati in alcuni momenti educativi”.
Sono questi i primi passaggi della lettera che il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino ha scritto ai giovani del vicariato di Nocera dove, domenica scorsa nella concattedrale di Santa Maria Assunta, con la celebrazione eucaristica, si è chiusa la visita pastorale del vicariato di Nocera Umbra.
La santa messa presieduta dal vescovo è stata concelebrata dai sacerdoti del Vicariato foraneo e dal segretario generale della visita pastorale padre Rosario Gugliotta. Presenti le autorità civili e militari e le confraternite di San Rinaldo di Nocera e del Santissimo Sacramento e San Nicola di Boschetto. Nella lettera ai giovani monsignor Sorrentino ricorda quanto sia importante l’incontro con Gesù.
“Qui non si tratta di studiare libri, ma di incontrare una Persona: uno che ci ama fino in fondo, che ha dato la vita per noi, è il nostro Dio, l’unico capace di assicurarci la gioia vera. Francesco di Assisi lo capì e la sua vita divenne un miracolo di gioia. Ancora oggi, egli ci parla di Gesù e Papa Francesco l’anno venturo, guardando anche il suo esempio, vuole incontrare ad Assisi proprio i giovani, in particolare i giovani economisti, con il desiderio di cambiare insieme con loro il mondo, con la forza di Gesù. Cari ragazzi- – conclude il vescovo – Nocera ha bisogno di voi. Il mondo si aspetta tanto da voi. Ma soprattutto Gesù desidera darvi una vita bella e piena e costruire con voi un mondo migliore. Non lo deludete! Siate responsabili, forti, creativi, gioiosi. Vi assicuro che Gesù mantiene le sue promesse. In nome Suo vi benedico di cuore”.
Nell’omelia il presule ha sottolineato il momento difficile che si sta vivendo: “Siamo in un tempo di sbandamento – ha affermato il vescovo – , ci vengono proposte tante strade, non sappiamo cosa scegliere. Abbiamo bisogno di dare un senso alla nostra vita e Paolo ci dice che lo troviamo nella Santa Scrittura tanto che scongiura Timoteo ad annunciare il Vangelo”. Spiegando poi le lettere di riscontro e indirizzo scritte alla comunità, monsignor Sorrentino ha affermato che in esse affronta i problemi del declino cristiano, dei tanti cartelli ‘vendesi’, delle case ricostruite, molte delle quali sono vuote o con pochissime persone, dello spopolamento e del calo demografico-familiare.
Al termine della messa, sono seguiti i saluti del parroco don Ferdinando Cetorelli, che ha ringraziato il vescovo, i confratelli, le autorità e quanti hanno collaborato nella visita pastorale.