La chirurgia mininvasiva robotica integrata tra Foligno e Spoleto e guidata dal dottor Graziano Ceccarelli premiata a Palermo
Il dottor Graziano Ceccarelli e l’attività della sua equipe si fanno valere ancora una volta. Il professionista di fama nazionale (che viene dalla “scuola” spoletina del professor Casciola) e che dal 2017 è primario della struttura complessa di Chirurgia di Foligno (operando con chirurgia mininvasiva robotica all’ospedale di Spoleto) ed il suo staff – che si avvale anche della collaborazione dell’Università degli studi di Perugia – hanno ricevuto un doppio premio a Palermo.
Una commissione composta da esperti nazionali ha assegnato due premi per procedure di alta difficoltà tecnica – in particolare il premio “Alberto Montori” targa e grant – al dottor Manuel Valeri, specialista in formazione dell’Università di Perugia, che attualmente lavora presso l’ospedale di Foligno e che ha presentato le tecniche mininvasive robotiche eseguite dal dottor Ceccarelli presso l’ospedale di Spoleto negli ultimi mesi su chirurgia del fegato, milza e pancreas. I riconoscimenti sono stati assegnati a Palermo qualche settimana fa durante il Congresso nazionale SICE (Società Italiana di Chirurgia Endoscopica e Nuove Tecnologie).
Chirurgia mininvasiva robotica, l’asse Foligno – Spoleto
“Si è trattato – spiega il dottor Graziano Ceccarelli – di importanti riconoscimenti che premiano non solo la chirurgia del nostro ospedale di Foligno, ma la capacità di collaborare tra realtà diverse della nostra regione e la disponibilità della Direzione Aziendale a sviluppare tali progetti”. La chirurgia mininvasiva robotica, infatti, è tornata ad essere effettuata da anni – grazie alla professionalità del chirurgo aretino ma castelritaldese di adozione – al San Matteo degli Infermi dal primario di Foligno e dalla sua equipe grazie al robot da Vinci, da sempre punto di forza del nosocomio spoletino.
Ceccarelli: “Piccolo ma significativo contributo al futuro della sanità umbra”
Proprio lo stop temporaneo al suo utilizzo (il macchinario è utilizzato anche in altre branche mediche, come l’urologie, sempre con la collaborazione tra San Giovanni Battista e San Matteo degli Infermi) durante la trasformazione dell’ospedale di Spoleto in Covid hospital era stata al centro di numerose polemiche in città. Ma appena ripresa l’attività ordinaria – nonostante le criticità tuttora esistenti – il robot da Vinci è stato subito rimesso in funzione e con esso la chirurgia mininvasiva robotica.
“Dopo la lunga e difficile fase pandemica – dice ancora il dottor Graziano Ceccarelli – in cui i cittadini e gli operatori hanno sofferto enormi disagi, deve essere ben salda la consapevolezza della qualità di ciò che essi hanno a disposizione nelle loro realtà, un piccolo ma significativo contributo al futuro della sanità umbra”.
Il plauso dei vertici dell’Usl 2
Al dottor Graziano Ceccarelli e al suo staff sono giunte, per il prestigioso riconoscimento ed il prezioso contributo in favore della collettività, le congratulazioni dalla direzione strategica dell’azienda Usl Umbria 2, dottor Massimo De Fino, direttore generale, dottoressa Simona Bianchi, direttrice sanitaria, dottor Piero Carsili, direttore amministrativo e dalle direttrici dei presidi ospedalieri “San Giovanni Battista” di Foligno, dottoressa Rita Valecchi e “San Matteo degli Infermi” di Spoleto dottoressa Orietta Rossi.
(Nella foto principale la dottoressa Lavinia Amato, il dottor Graziano Ceccarelli e il dottor Manuel Valeri)