Lu. Bi.
Continua senza interruzione l'attività della “Chef Academy” di Terni che sta formando giovani aspiranti chef provenienti da tutta Italia e varie parti d'Europa. L'obiettivo della scuola di formazione è quello di riportare la professionalità nel settore della ricettività, che troppo spesso sacrifica la qualità per risparmiare su manodopera e prestazioni. Non c'è dubbi che i ragazzi dell'accademia del dottor Albucci abbiano talento e capacità importanti nel settore cucina e ce ne hanno dato un saggio nell'incontro organizzato nella sede dell'accademia. Sei aspiranti cuochi hanno presentato i loro piatti a una piccola giuria, tra cui c'era anche TO®, per dare un saggio delle loro capacità, con la supervisione del qualificato personale dell'accademia, sempre pronto a dare suggerimenti e consigli. Pistoia, Campobasso, Foggia, Rieti, Roma, queste le città da dove provengono i ragazzi che hanno presentato un menu da gourmet: Alessandro Giannini, Mario Del Rosso, Luca Bovio, Antonio Labonia, Giulia Marini, Alessandro Venturi hanno cucinato rispettivamente:
sfoglia alla robiola; salmone in croste di purea di patate; tortelli alla rana pescatrice e asparagi con salsa allo zafferano; ravioli alla zucca con farcia di carciofi pancetta e ricotta, con chips di carciofi e salsa mentuccia; involtino di salmone selvaggio in bacon in salsa di prugne; gnocchi alla romana al profumo di zenzero e cardamomo con scorsa di limone candita e coulisse di agrumi.
Al di là dei gusti personali non è stato difficile apprezzare la qualità dei prodotti utilizzati e la cura con la quale i futuri chef hanno preparato i piatti. Quello che sicuramente ha colpito di più rispetto agli altri è stato lo gnocco romano, servito come dolce. Il corpo fatto di semola, conferisce un sapore neutro allo gnocco, che è poi caramellato e tuffato in una salsa di agrumi che esalta la corposità del piatto. Come ha detto il portavoce della giuria, ospite d'eccezione l'ex capitano rossoverde Fabrizio Fabris: “A questi ragazzi vanno i complimenti di tutti noi per aver saputo regalare alla tavola un'ora di profumi e sapori che hanno reso gioiosa la conversazione e la compagnia”.
© Riproduzione riservata