L'annuncio arriva direttamente dalla titolare Fiorella Mariotti “Per tutto c'è un inizio e una fine, come nella vita”
La storica Ceramica ‘Vecchia Gualdo’, dopo ben 32 anni di attività, chiuderà i battenti il prossimo 31 dicembre 2021. Ad annunciarlo è stata la stessa titolare Fiorella Mariotti sul suo profilo social, con un’inequivocabile “Per tutto c’è un inizio e una fine, come nella vita”.
Ceramica “Vecchia Gualdo”, la storia
La manifattura per la produzione di ceramiche artistiche “Vecchia Gualdo” venne fondata nel 1989 da Ezio Rondelli, coadiuvato dal pittore Sergio Donnini, nei locali della ex fabbrica abbandonata “Mastro Giorgio Gubbio”, già di proprietà dell’antica famiglia di vasai dei Pascucci. Dopo aver ripristinato l’antico forno a muffola nello stabile, la produzione si è subito ispirata al tradizionale stile gualdese, con piatti e vasi dipinti con scene mitologiche, rovine romane e ritratti mariani. La fabbrica dal 1996, anno della morte di Ezio Rondelli è stata gestita, fino alla recente pensione, dal figlio Giampaolo, che si occupava anche della cottura nel forno a muffola, con la collaborazione della pittrice e riverberatrice Fiorella Mariotti, ad oggi titolare insieme a Filippo Rondelli.
Le parole della titolare Fiorella Mariotti
Proprio quest’ultima ha raccontato di essersi avvicinata 26 anni fa al mondo della ceramica “grazie al suocero Ezio Rondelli, che in fin di vita mi ha affidato il suo laboratorio di famiglia, dove oltre ad aver tramandato tanti segreti, ha fatto funzionare una vecchia “Muffola” dei primi del ‘900 alimentata a legna e ginestra, portando avanti la tradizione mastrogiorgesca dei riflessi oro e rubino”.
“Onestamente – ha aggiunto Fiorella – non vi posso dire come sia riuscita ad arrivare fino ad oggi, forse lui mi ha sempre aiutato da lassù, forse perché l’arte mi ha sempre appassionato o perché riesco sempre a mettere il cuore nelle cose che faccio. Ci sono stati periodi difficili, ma anche di grandi soddisfazioni e risultati. Devo ringraziare tutti i miei clienti, che mi hanno dato fiducia e ai quali sono riuscita a trasmettere il fascino, l’emozione e il calore che può dare un pezzo di ceramica. Tutti sono diventati miei cari amici, dal più vicino al più lontano. Ora però sono costretta purtroppo, con mio grande dispiacere, a chiudere questo capitolo di storia della ceramica di Gualdo”.
Perchè la chiusura
Tra le motivazioni che avrebbero spinto Fiorella Mariotti a chiudere questo ciclo ci sarebbe soprattutto la recente scomparsa (a fine ottobre di quest’anno) del marito Massimiliano Rondelli, “che da ex bancario si occupava della cottura a muffola, perché lo aveva visto fare dal padre”, e le esigenze espresse dal pittore Sergio Donnini, “che nonostante la sua infinita e inesauribile bravura, sente la necessità di un po’ di riposo”. “Non posso dunque permettermi da sola di continuare” – chiosa la titolare – Spero che chi ne è in possesso, tenga con rispetto e amore i manufatti della ‘Ceramica Vecchia Gualdo’, rimarranno unici e irripetibili, un grande valore da lasciare in eredità”.
[Foto-frame dal video di PhotoTales per Polo Museale Gualdo Tadino]