CENTRO STORICO, IL COMUNE RISPONDE "FALSO IL CALO DELLE ATTIVITA'" - Tuttoggi.info

CENTRO STORICO, IL COMUNE RISPONDE “FALSO IL CALO DELLE ATTIVITA'”

Redazione

CENTRO STORICO, IL COMUNE RISPONDE “FALSO IL CALO DELLE ATTIVITA'”

Gio, 03/03/2011 - 15:32

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(Fda)- L'amministrazione comunale di Perugia risponde ai comitati spontanei nati per la tutela del centro storico che “non è vero che nel centro storico calano le attività commerciali”. Le parole appartengono ad una nota per la stampa, siglata dal vicesindaco con delega al Centro Storico Nilo Arcudi e dall'assessore Giuseppe Lomurno.

Nella nota si legge come “dai dati del comune non risulta affatto che le attività commerciali tra il 2000 e il 2008 siano calate; le dinamiche economiche e sociali ne cambiano le tipologie ma il numero delle attività commerciali in centro resta invariato. Si registra nell'ultimo periodo un'inversione di tendenza, con nuove funzioni e nuove attività nel centro storico, basti pesare alla nuova apertura della Banca di Mantignana e alla nuova apertura di Grifo Latte”.

“Non è utile per nessuno -continua la nota- creare allarmismo e fare un dibattito superficiale su questo argomento. E' nell'interesse della città di Perugia e di tutta la nostra comunità costruire una prospettiva di crescita e di valorizzazione del centro storico, anche e soprattutto per le attività commerciali”.

La replica dell'amministrazione ha lasciato sgomenti i protagonisti del movimento “Giù le mani dal centro storico”, sorto spontaneamente sul web nelle scorse settimane, dopo la chiusura per qualche giorno del Caffè Morlacchi. Il movimento, che nei giorni scorsi si è incontrato con gli esercenti del centro storico, ha in programma per l'undici marzo una nuova manifestazione da piazza IV novembre, fedele all'impegno preso alla nascita di continuare a manifestare ogni mese fino a che il problema sarà risolto. Il movimento però finora non ha avuto alcun confronto diretto, intorno a un tavolo, con l'amministrazione, sui temi avanzati, che riguardano in primo luogo la mobilità, l'accessibilità, la sicurezza e le misure contro il degrado nell'acropoli.

Secondo la nota di Lomurno e Arcudi, “l'amministrazione comunale ha compiuto proprie analisi sulla consistenza e sull'articolazione della rete commerciale nel centro storico in due distinte occasioni: nell'elaborazione del Piano economico e commerciale del centro storico (2000) e nella recente elaborazione del Piano di marketing urbano per il centro storico, nell'ambito del Puc2 (2008). In base alle analisi compiute per il Piano economico e commerciale del centro storico (2000), si rilevava che, all'inizio del decennio 2000, il centro storico (perimetrato secondo i criteri del Prg) mostrava una importante vocazione commerciale, testimoniata dalla notevole concentrazione di esercizi commerciali rispetto alla popolazione residente nella stessa area: nel centro storico era insediato il 24 per cento degli esercizi commerciali presenti sul territorio comunale mentre risiedeva solo il 6 per cento della popolazione comunale. All'interno del centro storico si distingueva in particolare l'area dell'acropoli (corso Vannucci, vie e piazze limitrofe) dove erano localizzati 372 esercizi commerciali e cioè più della metà (55 per cento) di quelli totalmente presenti nel centro storico, prevalentemente del settore non alimentare, dimostrando la presenza di un vero e proprio parco commerciale nell'area dell'acropoli, l'area più pregiata della città dal punto di vista storico e monumentale”.

“Le analisi compiute più recentemente per il Piano di marketing urbano per il centro storico (Puc2 del 2008)” -continua la nota-, sulla base delle rilevazioni compiute dal Collegio arti e mestieri nel 2007, confermano che l'acropoli di Perugia mantiene nel tempo la sua importanza come area a vocazione commerciale, con una lieve tendenza all'incremento del numero di esercizi rilevati (375), ma soprattutto con una densità commerciale dell'acropoli che superava i 200 esercizi per ogni mille abitanti, mentre la media del centro urbano di Perugia era di 81 esercizi per ogni mille abitanti”.

“Nonostante la natimortalità delle imprese e la redistribuzione degli esercizi sul territorio del centro storico -concludono i due assessori-, l'acropoli di Perugia mantiene le sue caratteristiche di parco commerciale di rilievo per la città”.

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