La trattazione del centro culturale islamico sembra essere un argomento poco gradito, non solo alla maggioranza comunale di Umbertide, ma anche a quella regionale che lo scorso martedì, in aula, complice un ordine del giorno particolarmente lungo, ha fatto discutibilmente mancare il numero legale così che al momento della discussione della mia mozione l’assise è stata chiusa per mancanza dei consiglieri Pd

Queste le parole del Consigliere regionale della Lega Nord Valerio Mancini, il cui atto, protocollato lo scorso gennaio e ancora in attesa essere trattato, chiede alle autorità amministrative di indire un referendum affinchè siano i cittadini umbertidesi a scegliere per la loro città. L’esponente del Carroccio, inoltre, chiede anche di interrompere i lavori, al fine di verificarne il rispetto di tutte le normative procedurali.

Nessuna ostilità, dunque, ma semplicemente un vero e, fino ad oggi, unico tentativo di ascoltare i cittadini, tenuti all’oscuro su questo tema dalle amministrazioni Giulietti e Locchi, fino a pochi mesi fa, quando ci fu il primo incontro pubblico, dopo anni di segrete progettazioni

“Per la seconda volta – spiega Mancini – mi è stato negata la possibilità di discutere la mia mozione sul Centro Culturale islamico: a maggio chiesi la trattazione urgente dell’atto, che mi fu negata, martedì 12 luglio, al momento della discussione non c’era più il numero legale. Coincidenze? Di certo sembra che a questo PD piaccia islamizzare la Regione: a parer mio indire un referendum sarebbe un vero e proprio atto di democrazia, ma a quanto pare c’è paura del risultato finale”.

Mancini torna anche sui recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto il Comune di Umbertide in questi giorni: “La Lega Nord prende le distanze sui recenti cartelloni razzisti trovati in via Madonna del Moro,  condanniamo qualsiasi forma di violenza e razzismo, compresa la marcia di sabato 16 ad Umbertide, in memoria di Emmanuel Chidi Namdi ucciso a Fermo, durante una colluttazione. Anche quella è una forma di razzismo, mi chiedo – conclude il Vice Presidente dell’Assemblea Legislativa- perché non è stata organizzata una marcia in ricordo dei 9 italiani uccisi barbaramente a Dacca, mi chiedo perché la Presidente della Camera Boldrini abbia presenziato ad un funerale snobbandone altri e soprattutto mi chiedo se la comunità islamica umbertidese abbia diffuso un comunicato stampa in memoria delle vittime del Bangladesh, ripeto italiani e nostri connazionali”.