Gualdo Cattaneo ha deciso di dare un secco no alla proposta di parziale riconversione della centrale a Carbone Enel di Ponte di Ferro, tramite un ordine del giorno che verrà presentato dal sindaco Andrea Pensi in consiglio comunale e che già trova pieno sostegno dai partiti di maggioranza e opposizione.
“La Commissione nel discutere le varie sfaccettaure che verranno affrontate nell'ordine del giorno ha condiviso unanimemente la necessità di riaffermare, come fu fatto già nel 2007, un no secco e deciso verso qualsiasi ipotesi di riconversione con ciclo a co-combustione tra carbone e biomasse”, ha reso noto il sindaco Pensi.
A decidere la chiusura totale della città al progetto di rilancio e parziale riconversione della centrale è stata ieri la Consulta per l'ecologia e l'ambiente, organo di cittadini, partecipato dal sindaco e dai capigruppo di maggioranza e di opposizione, voluta dall'amministrazione proprio per decidere una strategia di azione nei confronti del progetto di rilancio della centrale.
“Diciamo no rispetto alla lignina a ponte di Ferro”, ha detto il sindaco Pensi, che ha annunciato la presentazione a breve di un ordine del giorno in Consiglio comunale per definire la posizone del Comune di Gualdo Cattaneo in merito alla futura riconversione dell'Impianto Enel di Ponte di Ferro.
Secondo quanto riferito da Pensi, “Anche quando (l'assessore all'ambiente della regione Silvano) Rometti annunciò l'intenzione di fare un protocollo di intesa con l'Enel e l'Università su questo progetto, l'apertura dell'amministrazione si limitò alla fase di studio”, ha detto Pensi, spiegando un'iniziale atteggiamento “possibilista” del comune nei confronti del progetto. Di tutt'altro tono il secco no di oggi: “Passare da carbone a lignina non è assolutamente soddisfacente”, ha detto Pensi, che ha anticipato che la consulta si riunirà nuovamente la settimana prossima, per decidere anche una linea dell'amministrazione riguardo il futuro dell'insediamento energetico, da inserire nello stesso odg, e che potrebbe chiedere la totale dismissione dell'impianto o una sua riconversione secondo “soluzioni davvero sostenibili”.
Francesco de Augustinis