CENMAT DI SCANZANO, INTERROGAZIONE URGENTE DEL CONSIGLIERE REGIONALE LUCA BARBERINI (PD) - Tuttoggi.info

CENMAT DI SCANZANO, INTERROGAZIONE URGENTE DEL CONSIGLIERE REGIONALE LUCA BARBERINI (PD)

Redazione

CENMAT DI SCANZANO, INTERROGAZIONE URGENTE DEL CONSIGLIERE REGIONALE LUCA BARBERINI (PD)

Mar, 05/07/2011 - 19:12

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“È necessario riconvertire il Cenmat di Scanzano, creando nuovi progetti di sviluppo, per salvaguardare i numerosi posti di lavoro che ruotano intorno alla struttura e non disperdere le ingenti risorse pubbliche investite per la costruzione dell’imponente deposito”.
È quanto afferma il consigliere regionale del Pd Luca Barberini, in un’interrogazione urgente alla Giunta, presentata stamani per sapere quali iniziative intende mettere in atto per evitare la progressiva contrazione della presenza di Poste Italiane in Umbria e, in particolare, la chiusura del Centro materiali di Scanzano, recentemente annunciata dall’azienda. “Il Cenmat – afferma Barberini – non può diventare una cattedrale nel deserto. L’impianto è stato realizzato con rilevanti finanziamenti pubblici e ha tutte le caratteristiche necessarie per continuare a svolgere un ruolo importante nella gestione di beni e servizi postali, fino a diventare un sito strategico sul fronte logistico e infrastrutturale, in sinergia con opere come la nuova statale 77, la piastra logistica e il potenziamento della linea ferroviaria Orte-Falconara. La decisione di Poste Italiane è paradossale: si pone in controtendenza con lo sviluppo del territorio e vanifica tutti gli investimenti fatti finora, oltre a mettere a rischio decine di posti di lavoro, procurando un danno irreversibile all’economia locale. Se, infatti, i 35 impiegati delle Poste che lavorano al Cenmat verranno ricollocati, non ci sono garanzie per gli 80 dipendenti delle società private che operano nella struttura per conto di Poste Italiane, il cui futuro è legato alla volontà della stessa azienda di mantenere in vita un impianto che, al momento, appare destinato ad un progressivo ridimensionamento. Le istituzioni regionali debbono attivare tutte le iniziative necessarie per scongiurare la chiusura del centro e il conseguente abbandono della struttura, spingendo Poste Italiane a trovare soluzioni alternative, che permettano la valorizzazione del centro, inserendolo a pieno titolo nel piano di sviluppo aziendale”.

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