Le trattative attualmente interrotte tra Cementir e sindacati confederali, relative alla mobilità di 69 dipendenti, potrebbero riprendere. La notizia è ufficiosa ma sembra che la holding del cemento sia intenzionata a riaprire il tavolo nazionale. Ma andiamo con ordine.
La settimana scorsa nella sede romana dell'Unione Industriale i sindacati confederali avevano interrotto le trattative sulla messa in mobilità di 69 dipendenti Cementir, di cui 18 relativi allo stabilimento di Sant'Angelo in Mercole. La rottura si è avuta sulle richieste economiche avanzate dai sindacati, i quali esigono che ai dipendenti sia corrisposto lo stipendio completo nel periodo di mobilità. In parole povere, i sindacati chiedono alla Cementir di pareggiare quello che è l'indennizzo di mobilità Inps con quelli che sono gli stipendi dei singoli dipendenti.
La holding, al termine di 8 ore di trattative, si era detta favorevole ad un 'pareggio' pari all'87% degli stipendi percepiti. Da qui la decisione di Cgil, Cisl e Uil di abbandonare il tavolo.
Tuttavia, come si diceva, sembra che nelle ultime ore i rappresentanti della Cementir stiano seriamente riflettendo se compiere un passo indietro e convocare nuovamente le parti sociali.
La notizia, che rimane ufficiosa, sarebbe secondo Gianluca Menichini della Fillea-Cgil “un'altra possibilità per cercare un accordo, non cambiano però le nostre richieste: 100% dello stipendio e incentivo”, secondo aspetto su cui si sono arenate le trattative. Come spiega Menichini “la Cementir ha chiesto dei volontari che fossero disposti alla mobilità, da qui l'esigenza, nonché la prassi, di chiedere un incentivo per spingere quei lavoratori prossimi alla pensione ad accettare la mobilità”. Ma la holding “non ne vuole sapere nulla di incentivo, per cui speriamo che dopo l'ufficializzazione della riapertura del tavolo, ci sarà la volontà di trovare un accordo giusto ed equo per tutti”.
Della stessa opinione anche Emanuele Petrini della Filca-Cisl che spera “nel recupero delle relazioni sindacali che fino ad oggi sono state piuttosto buone”.
Se realmente la Cementir vorrà riaprire il tavolo delle trattative si saprà solo la prossima settimana, nel caso in cui ciò non accada spetterà al Ministero del Lavoro valutare la situazione, partendo dalla constatazione che sindacati ed azienda non hanno raggiunto l'accordo di mobilità.
(C.F.)