I carabinieri forestali della stazione Norcia Parco hanno sequestrato una discarica abusiva a Castelluccio di Norcia emersa durante i lavori per la delocalizzazione delle attività commerciali ed in particolare per la costruzione del tanto discusso “Deltaplano”. Il cantiere avviato all’inizio di questa settimana ha portato infatti a scoprire materiali inerti, come guaine, calcinacci ed altri materiali, che in realtà erano stati già segnalati nelle scorse settimane da alcuni castellucciani.
Tre persone, di una ditta del folignate, contestualmente sono state denunciate all’autorità giudiziaria per smaltimento illecito di rifiuti. Il materiale sarebbe quello proveniente da un fabbricato crollato nella zona in seguito al terremoto, ma non è chiaro perché le macerie siano state portate in quel punto ed integrate.
La vicenda era venuta alla luce quasi due mesi fa, quando il presidente del comitato civico Castelluccio di Norcia, Urbano Testa, aveva denunciato l’interramento di macerie, calcinacci e guaina in modo irregolare all’interno del Parco dei monti Sibillini. La Regione Umbria era intervenuta nelle ore immediatamente successive, ad evidenziare che “la gestione delle macerie determinate da eventi sismici è regolata da un sistema di regole ‘rigido’ e consente una scrupolosa tracciabilità”. Era stato quindi spiegato che “l’area oggetto di segnalazione, destinata sia alla realizzazione della struttura denominata “Deltaplano-delocalizzazione ristoranti”, che ad altri interventi di riambientazione paesaggistica risulta non interessata dagli interventi di rimozione già effettuati”. Annunciando quindi che “a seguito della segnalazione del Comitato, la Regione si farà carico di effettuare le necessarie verifiche”.
Se le verifiche siano state effettivamente fatte o meno non è dato saperlo, ma sta di fatto che nelle ultime ore, le ruspe che hanno scavato l’area avviando il cantiere per le delocalizzazioni a Castelluccio in corso da parte della stessa Regione hanno scoperto che effettivamente lì sotto c’era del materiale interrato. Ed è stato il comitato civico a darne notizia: “In questi giorni sono iniziati i lavori per la delocalizzazione delle attività proprio sull’area da noi segnalata. La ditta ha trovato tutto il materiale incriminato. Dopo un acceso scambio di idee con la Provincia e con il Direttore dei Lavori incaricato, si sono dovuti arrendere all’evidenza dei fatti. Fortunatamente i lavori di movimento terra del cantiere sono proseguiti senza ulteriori intoppi. Tanto dovevasi per dare la giusta conclusione alla nostra attività di difesa e vigilanza sul borgo che amiamo” si legge nella pagina Facebook del comitato.
Una vicenda che ha avuto risonanza anche a livello nazionale, e che ha spinto i carabinieri forestali a svolgere accertamenti. Culminati questa mattina con il sequestro della discarica abusiva su ordine del giudice per le indagini preliminari. Nessuna ripercussione ci sarebbe comunque per il cantiere delle delocalizzazioni che non è minimamente interessato dal sequestro, ma gli inquirenti vogliono vederci chiaro sul perché quei rifiuti speciali siano finiti lì sotto.
(foto Comitato civico Castelluccio di Norcia)
Modificato alle 20.20