Dopo le scuse dirette della ditta Renzini Spa, giustificatisi a suo modo dopo il polverone alzato dal fotomontaggio pubblicitario con protagonisti dei salami al posto dei tre Ceri di Gubbio, arriva anche la lettera di Michela Paganelli, legale dell’azienda.
La missiva, arrivata direttamente all’avvocato Ubaldo Minelli, difensore degli enti ceraioli, contesta la diffida di quest’ultimo, poiché la Renzini – recita il testo – “non avrebbe mai approvato la tanto contestata pubblicità”.
Secondo l’avvocato Paganelli, inoltre, la foto non rappresenterebbe contenuti di scherno o vilipendio nei confronti della credenza religiosa né sarebbe da considerata “disturbante” ma solo “di cattivo gusto” e, in quanto tale, “non censurabile“. Il legale della ditta Renzini giudica l’idea degli insaccati al posto dei Ceri come un qualcosa di assurdo, che si risolve in una sorta di battuta, sciocca ma non indecente a tal punto da turbare l’emotività dei clienti.
In poche parole, l’avvocato Paganelli non ritiene offensiva la pubblicità e ribadisce la sensibilità e la serietà dei propri assistiti nei confronti della tradizione e dei consumatori umbri. La Renzini, comunque, intende rinnovare le proprie scuse a tutti coloro che, per qualsiasi ragione, si fossero sentiti offesi.
La campagna pubblicitaria “incriminata” è stata in ogni modo cancellata e il legale della ditta, scusandosi a sua volta, si augura una risoluzione della vicenda in maniera pacifica.
L’avvocato Minelli, a seguito della sopracitata lettera, conferma come la pubblicità abbia offeso e leso gravemente la Festa dei Ceri, non solo per quanto riguarda il fattore religioso ma anche quello riguardante l’identità di tutti gli eugubini. Minelli, infine, riserva sempre qualche perplessità sul fatto che la ditta Renzini non avrebbe mai approvato la pubblicità, permettendone comunque la pubblicazione.