Sul caro benzina e diesel anche in Umbria ora la Procura di Perugia vuole vederci chiaro: è stata infatti aperta una inchiesta dopo l'esposto del Codacons
Sul caro benzina ora anche la Procura di Perugia vuole vederci chiaro: è stata infatti aperta una inchiesta per accertare se si possano configurare dei reati.
Il procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, annuncia infatti che, a seguito dell’esposto del Codacons, “sono stati disposti, con riferimento specifico al territorio di competenza dell’Ufficio, accertamenti preliminari, delegati al Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Perugia, per accertare quanto rappresentato dall’associazione e conseguentemente verificare se nei fatti denunciati possano configurarsi specifiche ipotesi di reato”.
Gli aumenti di carburante – benzina e diesel – stanno facendo infervorare da settimane ormai i cittadini italiani ed anche dell’Umbria. Tanto più dopo che il ministro Cingolani li ha definiti immotivati. E nei giorni scorsi, dunque, l’associazione di consumatori Codacons aveva presentato degli esposti alle Procure della Repubblica di Perugia e Terni, come fatto in tutta Italia, oltre che all’Antitrust.
“In questi giorni – aveva spiegato il presidente Carlo Rienzi – i listini dei carburanti venduti presso i distributori sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3%”. Una situazione, dunque, su cui ora nel perugino indagano le fiamme gialle, su delega della Procura.
In particolare il Codacons ha segnalato alla Procura il rischio che gli attuali rincari dei prezzi, specie quelli di benzina e gasolio, possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese, chiedendo alla magistratura di aprire indagini con l’ausilio di Guardia di Finanza e Nas e accertare – sequestrando bolle di acquisto e documenti fiscali presso società petrolifere, presso grossisti, società di intermediazione e distributori – eventuali speculazioni e illeciti sul territorio regionale, alla luce delle possibili fattispecie di truffa aggravata, aggiotaggio e manovre speculative su merci.
“Ora i cittadini residenti a Perugia potranno costituirsi parte offesa nella indagine della Procura e chiedere un risarcimento danni nel caso in cui la magistratura dovesse accertare illeciti – spiega il presidente Carlo Rienzi – In tal senso nei prossimi giorni sarà disponibile sul sito del Codacons una apposita pagina dove scaricare i moduli utili. Invitiamo intanto i consumatori a segnalarci qualsiasi anomalia sui prezzi inviando una mail all’indirizzo info@codacons.it”.